P.A., via virtuale per gli homeless
Per tutelare la dignità ed evitare discriminazioni, dalle carte
d’identità, dai documenti e dagli atti del Comune di Monfalcone
(Gorizia) scomparirà la scritta “senza fissa dimora”. L’indicazione
sarà sostituita da una “via virtuale”, cioè senza numeri civici, che
nella realtà non esiste e che sarà attribuita a coloro che non hanno
una casa stabile e vivono in rifugi provvisori.
La
strada avrà però un nome e sarà intitolata a Natale Morea, il
senzatetto che nel 2003 a Roma difese due ragazze da un’aggressione e
fu gravemente ferito. Per il suo gesto, Morea ricevette la medaglia
d’oro al valore civile dall’allora Presidente della Repubblica, Carlo
Azeglio Ciampi.
Nonostante Morea sia poi morto nel 2006 a
Massafra (Taranto), non vi è stato alcun problema a intitolargli la
strada anche se la legge prevede che si possa farlo dopo dieci anni
dalla morte. A Monfalcone sono una ventina le persone interessate al
provvedimento. Non si tratta di nomadi, ma di persone che da tempo
risiedono in città e che per svariati motivi si trovano senza
un’abitazione stabile.