Palestra allestita coi soldi del Comune. Scampia aspetta ancora che sia aperta. La denuncia del presidente Pisani
“Scampia e le sue scuole aspettano la riconsegna di una palestra scolastica da 6 anni dopo investimenti di circa 300mila euro di fondi comunitari da parte del Comune di Napoli”. E’ quanto denuncia il presidente dell’VIII Municipalità partenopea, Angelo Pisani, secondo il quale “mentre centinaia di bambini non possono utilizzarla, i locali scolastici sono stati attrezzati con macchine per il body building e poi affidati a privati”.
“Da anni – dice ancora il presidente Pisani – campeggiano due cattedrali nel deserto, un’ampia tendostruttura per il basket e la grande palestra ristrutturata, entrambe all’interno del plesso scolastico del decimo Circolo Didattico “Ilaria Alpi” a Scampia ed entrambe inutilizzate e degradate dall’incuria perché mai riconsegnate alla scuola, ma completamente abbandonate pur essendo impianti sportivi di proprietà comunale”.
“I lavori sono cominciati nel 2005 – continua Pisani – con la premessa di destinare gli spazi ai piccoli allievi frequentati il plesso ma nonostante la conclusione dei lavori, sono trascorsi sei anni e nel frattempo i bimbi sono senza palestra, si sono rovinati gli impianti di condizionamento, videosorveglianza, illuminazione e tutte e due le strutture risultano ora di nuovo fatiscenti. La grave anomalia – denuncia il presidente dell’ottava Municipalità – è la presenza di più di 20 attrezzi per il body building all’interno della palestra del plesso scolastico, una presenza inopportuna che fu segnalata ufficialmente al Comune dalla preside della scuola, che denunciava l’allestimento di una serie di attrezzature del tutto incompatibili con i programmi ministeriali di avviamento alla pratica sportiva nelle scuole primarie”.
“Come presidente della Municipalità – evidenzia Pisani – ho il dovere di garantire ai centinaia di bambini di Scampia della scuola “Ilaria Alpi” gli stessi diritti degli altri scolari napoletani, soprattutto su un territorio dove è fondamentale fornire alternative educative ai ragazzi attraverso lo sport e l’educazione fisica, inoltre pretendiamo che il Comune rendiconti i 300mila euro spesi e l’allestimento inappropriato della palestra con macchine per il body building”. “Infine – conclude Pisani – pretendiamo chiarimenti anche sulla consegna dei locali, nel febbraio del 2011, ad un’associazione sportiva dilettantistica che ancora non ha aperto gli spazi alla scuola. Spero che il sindaco intervenga subito e revochi lo strano affidamento della palestra a privato in danno dei bambini”.