Papavero da oppio, svelato il suo segreto Presto antidolorifici «naturali»
CALGARY
«Gli enzimi codificati da questi due geni sono riusciti a depistare i
«Grazie a questa scoperta – sottolinea Facchini – potenzialmente saremo in grado di creare piante che non producono codeina».
Un papavero da oppio ‘senza oppiò, privo cioè del potere stupefacente.
Le possibilità all’orizzonte sono varie, per esempio controllare e
Infine, «la nostra scoperta rende possibile utilizzare microrganismi
Uno dei prossimi obiettivi di Facchini e colleghi, infatti, è proprio
(14 marzo) – Svelato il segreto del papavero da oppio. Un gruppo di
scienziati dell’università di Calgary ha identificato i due geni che
permettono a questo fiore narcotico di ‘fabbricare’ potenti
antidolorifici come la codeina e la morfina. Lo studio – pubblicato su
‘Nature Chemical Biology’ e condotto dal team di Peter Facchini,
docente del Dipartimento di scienze biologiche dell’ateneo canadese –
apre le porte alla produzione alternativa di farmaci antidolore: magari
direttamente in laboratorio, grazie all’aiuto di lieviti o batteri.
massimi esperti di biochimica delle piante per mezzo secolo», spiega
Facchini che allo studio del papavero da oppio ha dedicato l’intera
carriera. Il passo in avanti compiuto ora, grazie alla dottoranda
Jillian Hagel dell’equipe di Facchini, è enorme, assicura l’esperto. «È
come aver trovato il gene responsabile di un cancro», dice.
‘indirizzare’ la produzione di sostanze antidolorifiche in queste
piante: «Stiamo lavorando a una tecnica più efficiente ed economica per
la sintesi della codeina e di altri farmaci oppiacei», anticipa il
ricercatore.
per produrre oppiacei e altre importanti sostanze farmaceutiche» in
laboratorio.
quello di utilizzare questi geni per trasformare lieviti o batteri in
‘fabbriche’ di antidolorifici.