Paraplegica costretta a scendere dall’aereo perché senza accompagnatore
PARIGI – Dopo aver passato un sereno weekend dai parenti
parigini e aver festeggiato il compleanno di suo cugino, era pronta a
tornare a casa. Ma una direttiva europea e soprattutto un capitano
d’aereo troppo zelante hanno trasformato il suo viaggio di ritorno in
un incubo. Ha suscitato l’indignazione della stampa francese e di
diversi personaggi politici transalpini l’imbarazzante vicenda di cui è
stata vittima domenica scorsa Marie-Patricia Hoarau, trentottenne
paraplegica che abita nel comune di Frejus. La ragazza che da 19 anni
vive su una sedia a rotelle in seguito a una caduta dalla bicicletta,
era già salita sull’aereo della compagnia EasyJet che da Parigi doveva
riportarla a Nizza quando un membro dell’equipaggio si è avvicinato e
ha pregato la disabile di scendere dal velivolo. Il motivo? La donna
non aveva un accompagnatore ufficiale come stabilisce una direttiva europea del 2006 che prevede che i disabili debbano essere sempre accompagnati da un’altra persona in grado di fornire l’assistenza necessaria.
PROTESTE E RITORNO IN AEROPORTO – La trentottenne ha protestato
con vigore e ha affermato che anche durante il volo d’andata aveva
viaggiato da sola e non vi erano stati problemi. Lo steward ha
ricordato alla donna che la direttiva comunitaria è chiara e vieta ai
disabili di viaggiare senza accompagnatore. Dopo una lunga discussione
un passeggero, che lavora per la British Airways, si è fatto avanti e
ha dichiarato di voler assumere il ruolo di accompagnatore della donna.
Ma a questo punto è intervenuto il capitano dell’aereo che ha rifiutato
l’offerta perché i bagagli del passeggero non erano stati registrati
assieme a quelli di Marie-Patrice. Nonostante la maggior parte delle
persone presenti sul velivolo abbiano solidarizzato con la trentottenne
e abbiano protestato con i membri dell’equipaggio, Marie-Patrice è
dovuta scendere ed è stata accompagnata da una hostess di nuovo in
aeroporto. Più tardi EasyJet ha offerto alla donna un biglietto
gratuito per il volo successivo diretto a Nizza e un passeggero ha
assistito la donna durante la tratta aerea.
PROFONDA INGIUSTIZIA – La trentottenne, che è arrivata con ben 3
ore di ritardo all’aeroporto di Nizza, si è dichiarata offesa e
umiliata dalla decisione prese dai membri di EasyJet e intende
denunciare la compagnia alla Halde, l’autorità francese che lotta
contro le discriminazione: «Ho subito una profonda ingiustizia – ha
dichiarato la donna alla stampa francese -. Il momento più brutto è
stato quando il capitano ha annunciato a microfono che dovevo scendere.
Ho già scritto a diverse associazioni per avere dei consigli su cosa
fare». Il ministro dei trasporti transalpini Domenique Bussereau ha
espresso solidarietà alla trentottenne e ha dichiarato: «La passeggera
era in grado di viaggiare senza accompagnatore visto che lo aveva già
fatto nel viaggio d’andata. Ha subito una vera e propria
discriminazione. Adesso attendo le spiegazioni di EasyJet». La
compagnia con un comunicato ufficiale ha annunciato di essere
profondamente dispiaciuta per quello che è accaduto e di aver aperto
un’inchiesta interna: «Stiamo indagando per scoprire cosa non ha
funzionato» ha dichiarato sconsolato François Bacchetta, direttore
generale di EasyJet in Francia.