Parcheggiatori abusivi, lettera di un cittadino ‘«Comodità» difficile da denunciare’, Pisani “Che le Istituzioni locali incomincino a darsi da fare e a non far ricadere la colpa sui cittadini!”
“Ci ha molto colpito una lettera inviata da un cittadino napoletano circa la problematica del parcheggio abusivo. Più volte abbiamo segnalato la necessità da parte del Comune di provvedere alla realizzazione di aree di parcheggio gratuite in virtù della crescente crescita demografica della nostra città, ma niente sembra svuoversi”.
È quanto affermato dall’avvocato Angelo Pisani,
Presidente Nazionale dell’associazione Noi Consumatori.it
Ecco la lettera:
dichiarazioni del Comandante Sementa riguardo la piaga del parcheggio
abusivo a Napoli. Lungi dalle mie intenzioni l’idea di rinfocolare una
polemica, sento però il bisogno di dire la mia in quanto vittima
involontaria di questa diffusa inciviltà.
Condivido pienamente quello che ha detto il Comandante quando ha
evidenziato che proprio quella parte di cittadini dalla quale ci si
aspetterebbe un assoluto senso civico è, invece, contigua ai
parcheggiatori e, quindi, moralmente responsabile.
Vedo questo spettacolo tutti i giorni nei mesi in cui sono a Napoli e
il gen. Sementa conosce bene il luogo in vivo, perché sulla mappatura
della sosta abusiva di sicuro c’è una bandierina nera su piazzetta A.
Scacchi.
Ogni giorno medici, avvocati, commercialisti , studenti, lasciano la macchina e con essa le chiavi al parcheggiatore di turno.
Nel corso degli anni ho anche conosciuto, naturalmente, alcuni di
questi “illuminati” ed ho chiesto loro se sia giusto che una piazzetta
del centro storico sia stata trasformata in un garage a cielo aperto e
che questi prepotenti si arricchiscano. Le loro risposte sono state
spesso deludenti, del tipo “E altrimenti dove lascio la macchina?” –
“C’è il trasporto pubblico”, ho spesso commentato io, “E poi, se sotto
casa sua a via Posillipo, a via Cimarosa ci fosse questo andazzo lei
sarebbe contento?” – “No”. Non ho sentito, dunque, nelle mie
interrogazioni la dovuta sensibilità al problema né rigore morale.
Valori che ho, invece, riscontrato in alcuni residenti storici che,
quando mi hanno conosciuto meglio, si sono “sbottonati” ed hanno
esternato la loro insofferenza che devono per forza soffocare in
pubblico. Va, infatti, riconosciuto ad alcuni un impegno civico, se si
ricorda la puntata della trasmissione “L’emigrante” a cura di Luigi
Necco (nel novembre 2005) in cui, in seguito ad una segnalazione, si
parlava proprio di piazzetta A. Scacchi o se si tira fuori qualche
quotidiano come il Corriere del Mezzogiorno del 22 marzo 2006, lettere
dei cittadini. Tanto zelo per ottenere un intervento solo a distanza di
anni, nel 2009 appunto, per giunta nemmeno risolutore.
Un’altra perplessità circa il comportamento delle istituzioni sorge
anche dal fatto che io che non lascio la macchina al parcheggiatore
abusivo di turno stesso sono stato destinarlo di multe anche abbastanza
esose. Nel mese di dicembre, ad esempio, alcuni vigili urbani anziché
recarsi in piazzetta Scacchi, sono andati a mettere le multe in via
Duomo dove non si paga il pizzo.
Infine, è stata rimarcata la matrice camorristica del fenomeno, perché
allora non tentare di configurare a loro carico un’associazione per
delinquere finalizzata all’invasione di terreni o edifici?
Perché chiedere al cittadino un compito, quale quello della denuncia, così pericoloso e foriero di probabili ritorsioni?
Quando a marzo 2009 sono intervenuti, bonificando le strade, non ci
sono state scene di sommossa da parte dei residenti, anzi, molti si
sono sentiti liberi, ma ora, perché non ritornano?
Grazie
Stefano Ruocco