Parcheggio abusivo: si dividevano le strade e i turni, 82 fermi
Si dividono il business in strade e
piazze, organizzandosi anche per turni di lavoro: mattina pomeriggio e
(soprattutto) sera. La tattica, però, è sempre quella: chiedere soldi a
chi lascia l’auto parcheggiata nella zona di propria competenza. Con la
minaccia, più o meno velata, di ritrovarla danneggiata (o non
ritrovarla affatto) in caso di rifiuto. Nel centro storico il racket
dei parcheggiatori abusivi è ripartito tra tredici diverse nazionalità,
con una netta prevalenza di italiani, egiziani e turchi. E con dei veri
e propri capi, che arrivano a ricattare anche gli altri abusivi.
E’ successo ieri. I vigili urbani del I gruppo, diretti dal comandante
Cesarino Caioni, hanno arrestato in piazza della Repubblica un
marocchino, E.F. di 28 anni, denunciato proprio da altri due
parcheggiatori, un italiano e un tunisino. L’arresto è stato confermato
dal giudice, con l’accusa di estorsione nei confronti del due
“colleghi”, dai quali pretendeva una percentuale sul pizzo chiesto agli
automobilisti. L’arresto è solo la punta dell’iceberg dell’offensiva
lanciata contro gli abusivi della sosta, scatenati soprattutto nelle
zone della movida e in quelle a maggiore vocazione turistica.
«Dall’inizio di aprile, grazie alla polizia municipale, abbiamo
intensificato i controlli contro i parcheggiatori abusivi in tutto il I
Municipio – sottolinea Dino Gasperini, delegato del sindaco al centro
storico – I vigili hanno svolto due mesi di indagini accurate, che
hanno permesso di disegnare una mappa completa del fenomeno e di agire
di conseguenza». Dal 4 aprile a oggi, infatti, i caschi bianchi del I
gruppo hanno fermato e sanzionato 82 parcheggiatori abusivi, così
divisi per Paese di origine: 16 italiani, 15 egiziani, dieci turchi,
sette iracheni, sei cittadini del bangladesh, sei marocchini, sei
romeni, cinque bulgari, tre tunisini, due algerini, due libici e un
sudanese. I vigili hanno anche sequestrato, in 58 occasioni, l’incasso
dell’attività dei parcheggiatori.
«Quella del contrasto ai parcheggiatori abusivi è una delle tre linee
principali che stiamo seguendo nella tutela del centro storico –
sottolinea il comandante Caioni – insieme al rispetto delle ordinanze
del sindaco e alla lotta all’abusivismo commerciale». La divisione in
aree è legata anche alla specificità dei vari quartieri: a Testaccio
gli estorsori della sosta entrano in servizio di sera, di solito a
partire dalle 19, per intercettare il movimento di chi va in quel rione
a cenare, a bere qualcosa dopo cena o a divertirsi nei locali notturni.
Situazione opposta è quella dei dintorni della stazione Termini: lì i
parcheggiatori presidiano il territorio di mattina e di pomeriggio,
nelle fasce orarie più frequentate sia per lo scalo ferroviario sia per
gli uffici della zona.
Variegata la situazione di Trastevere: gli abusivi preferiscono
lungotevere Sanzio dalle 20 in poi, quando si accende la vita notturna,
e le altre aree di sosta di mattina e di pomeriggio. Omogenea, invece,
la situazione del centro storico. Le uniche zone a vocazione
“notturna”, per i parcheggiatori, sono piazza San Pantaleo, piazza
della Cancelleria, largo di Torre Argentina, piazza Cairoli e via della
Pilotta.
La lotta ai parcheggiatori abusivi, peraltro, è in atto anche fuori del
centro storico, in particolare nei pressi dei grandi ospedali. Proprio
giovedì scorso due egiziani quarantenni, già colpiti da decreto di
espulsione, sono stati arrestati mentre svolgevano l’attività di
parcheggiatori abusivi nelle aree di sosta davanti all’ospedale San
Camillo. Sotto controllo anche i parcheggi nei dintorni del Bambino
Gesù, dell’ospedale militare del Celio, del Fatebenefratelli e del
policlinico Umberto I.