Parcheggio in condominio, chi non riesce ad accedere al suo posto ha il diritto di abbattere i paletti altrui
Attenzione a non “allargarsi troppo” nella difesa dei propri diritti a
scapito di quelli altrui: chi torna a casa la sera, e non riesce ad
accedere al suo posto auto nel cortile perchè un altro condomini ha
chiuso il cancello e messo dei paletti per difendere il proprio, può
scendere dall’auto, munirsi di strumenti adatti e abbattere i paletti.
In questo caso non c’è nessun reato ma si è semplicemente esercitato un
proprio diritto. Parola della Cassazione. E’ questo, infatti, il senso
di una nuovissima sentenza della Corte che stabilisce un importante
principio: chi subisce una lesione ai propri diritti da parte di un
altro condomino può ripristinare direttamente la situazione precedente,
a patto che lo faccia subito. L’autotutela è infatti ammessa in tutti i
casi in cui rivolgersi al giudice e attendere la sua decisione,
potrebbe mettere seriamente a rischio l’esercizio dei propri diritti.
Lucchetti e paletti –
Nella sentenza 2548 del 21 gennaio, la Cassazione ha dato infatti
ragione ad un condomino che al momento di rientrare a casa si era visto
impedire l’accesso all’area comune da un lucchetto a chiusura del
cancello e da alcuni paletti posti da un condomino per delimitare il
proprio parcheggio, paletti che, però, di fatto impedivano al
proprietario di passare con la sua auto per accedere a sua volta al
parcheggio. Per risolvere la situazione il proprietario in questione si
era tirato su le maniche, armato di tronchesi ed aveva aperto il
cancello e abbattuto i paletti. Questo gli era costato, però, una
condanna in primo e secondo caso, cancellata, poi, dalla Cassazione.
Anche se la questione dei parcheggi era da tempo al centro di un
contenzioso condominiale, per la Corte, però, “la difesa privata di un
proprio diritto di possesso, anche con il ricorso all’uso di una
violenza reale, è consentita a chi subisca un fatto vanificante tale
diritto (spoglio), allorchè l’azione reattiva (autodifesa) segua senza
soluzione temporale nell’attualità e nell’immediatezza l’azione
lesiva”. In sostanza in situazioni di questo genere se si ha la
certezza di non poter attendere la risposta del giudice, perchè
un’attesa lunga limita comunque i propri diritti ovvero li può
pregiudicare per il futuro, si può arrivare anche alle soluzioni “fai
da te”.