Parigi,”mutua” per non pagare metrò
Ci si unisce in una sorta di organizzazione versando una cifra che va dai 5 ai 7 euro al mese. Poi si viaggia sui mezzi pubblici senza mai fare il biglietto e se si incappa nei controllori, nessun problema: la multa la paga la “mutua”. Il sistema è stato escogitato a Parigi
e sembra che si tratti di un fenomeno tutt’altro che isolato. Il
principio è semplice: tutti gli aderenti si spartiscono il rischio di
essere multati.
Dietro
questa sorta di “assicurazione” improvvisata e illegale, vi sono gruppi
di amici, abitanti di uno stesso quartiere, o studenti di
un’università. Secondo le prime stime, sembra che all’ombra della Tour
Eiffel vi siano già più di dieci gruppi attivi. Gruppi che rifiutano
nuovi aderenti, per motivi di sicurezza e perché ci sarebbe il rischio
di trasformarsi in un gigantesco sportello per i rimborsi di multe.
L’iniziativa,
tengono a precisare i promotori, non vuole coprire solamente l’aspetto
pecuniario, ma ha l’obiettivo di battersi per la gratuità dei trasporti
pubblici. “Riteniamo che, come la scuola e la sanità, anche i trasporti
debbano essere accessibili a tutti, senza distinzione, quindi gratuiti”
si legge in una sorta di diktat che circola tra i gruppi. La RATP (Rete
per l’Abolizione del Trasporto a Pagamento), che esiste dal 2001, ha
utilizzato la stessa sigla dell’azienda che controlla il bus e metrò a
Parigi.
E proprio nell’azienda di trasporto pubblico, in pochi
vogliono commentare quello che considerano un “fenomeno marginale”.
“Queste pratiche possono essere interessanti per accendere un dibattito
sulla gratuità, ma, al momento, non fanno che rendere il sistema più
fragile” ha detto al quotidiano Le Parisien il delegato generale SUD-RATP Philippe Touzet.