Parma aiuta i bamboccioni a metter su casa
Partirano a giugno i cantieri dei primi 1.098 appartamenti (in tutto
saranno 2.500) che l’Associazione temporanea di imprese (Ati), formata
da otto soggetti tra imprese e cooperative di costruzione, intende
destinare alla vendita e all’affitto per una fascia sociale
riconducibile agli studenti, alle giovani coppie, ai single, ai
lavoratori in mobilità e alle coppie di anziani.
Si tratta della
prima iniziativa che vedrà coinvolta la Cassa depositi e prestiti Sgr,
società di gestione del risparmio che dispone di almeno un miliardo di
euro per entrare nel fondo immobiliare locale – come quello che verrà
costituito a Parma – con una quota fino al 40% dello stesso. Gli altri
capitali saranno apportati da investitori e enti locali e dalle
fondazioni.
Entro il 2012 sorgeranno quindi i primi 1.098 alloggi
con una superficie media di 82 mq, di classe energetica B (con un
consumo annuo di 50 Kwh mq) su sette aree comunali. Dalla presentazione
del progetto di fattibilità alla consegna degli alloggi, a partire dal
settembre 2011 fino al marzo 2012, trascorreranno in media due anni e
mezzo.
Su un costo complessivo di costruzione di 1.600 euro al mq,
40 euro saranno destinati agli spazi comuni per favorire la
socializzazione e alle attività di selezione dell’utenza, anche sul
fronte della solvibilità. Inoltre, fin dalla fase di progettazione le
famiglie che andranno a vivere in affitto verranno responsabilizzate
rispetto all’uso del proprio alloggio e alla gestione del patromonio,
visto che dopo 25 anni questi edifici diventeranno di proprietà del
fondo immobiliare stesso.
L’investimento previsto è di 132 milioni
di euro, 60 sotto forma di debito bancario e 72 di quote di fondi
suddivise in tre classi: a per il rendiemnto ordinario (7 milioni); b
per il rendimento privilegiato del 3% oltre l’inflazione (50 milioni) e
c per il comune (15 milioni) che otterrà il rendimento minimo garantito
dell’1%.
Saranno proposti per il 30% immobili in affitto a 314 euro
– contro i 734 medi di mercato – per coloro che si vincoleranno per 25
anni e per il 20% immobili a 566 euro per coloro che prevedono di
acquistarlo all’8° anno.
La vendita dei 549 appartamenti avverrà
invece a 1.950 euro al metro quadrato contro una media di mercato di
2.800 euro. Chi acquista potrà rivendere alle scadenze previste a un
prezzo aumentato dell’1,3% oltre l’inflazione.
“Si tratta di
strumenti che stanno in piedi – spiega il presidente del Comitato
scientifico di Eire, la fiera italiana del real estate – solo se i
comuni cedono il terreno a condizioni agevolate”. Come avvenuto a Parma
con la formula della concessione. Il comune inoltre darà tre milioni di
euro a fondo perduto e participerà all’investimento con una quota di
altri 15 milioni.