Parrucchiere sbaglia la tinta. Condannato al risarcimento danni
Il Giudice di Pace di Napoli ha accolto il ricorso di una donna che aveva chiesto il risarcimento danni contro il suo parrucchiere che, oltre a sbagliarle la tinta dei capelli, le aveva provocato una dermatite allergica acuta, tale che la giovane era stata costretta a ricoverarsi all’ospedale Pellegrini di Napoli.
La cliente P.V. di età 26 anni, difesa dall’avvocato Angelo Pisani, aveva dimostrato la responsabilità del parrucchiere attraverso i vari documenti esibiti, attraverso testimonianze orali, oltre alla documentazione sanitaria rilasciata dall’Azienda Ospedaliera dove la donna era stata ricoverata.
«La natura contrattuale di tale obbligazione – spiega l’avvocato Angelo Pisani – rendeva il parrucchiere obbligato, nell’esecuzione del proprio lavoro, a porre tutta la diligenza necessaria in relazione alla natura dell’attività esercitata, che nella fattispecie è di tipo estetico. Ciò è quanto palesemente violato dal parrucchiere – continua l’Avvocato – che non ha saputo soddisfare le precise richieste contrattuali all’istante, atteso che il colore raggiunto non era quello richiesto, alterando così l’immagine estetica, relazionale e professionale della donna, che svolge un’attività legata all’immagine
». Inoltre, la giovane aveva anche subìto danni alla salute, consistenti in una dematite acuta allergica con eruzione del cuoio capelluto e prurito diffuso a tutto il cuoio.
In conclusione, è stato deciso che il parrucchiere è condannato a risarcire P.V. per danno biologico – postumi permanenti -, danno patrimoniale, danno morale per una somma di 1635 euro per lesioni subite, oltre a dover sostenere le spese legali e della sentenza.