Pendolari in rivoltà, il metrò cambia orari
Anche ieri, di venerdì, ultimo giorno di pendolarismo, si è fatto
sentire il popolo dei binari che protesta per il nuovo orario delle
ferrovie, in vigore dall’inizio della prossima settimana. I forzati
della linea Napoli-Roma, però, hanno tirato un sospiro di sollievo. Se
le ferrovie non hanno accettato di modificare l’orario, la Regione
Campania si è mobilitata e, in un solo giorno, ha trovato una
soluzione. Per i pendolari che ogni mattina vanno a lavorare nella
capitale è stato traumatico scoprire che l’Intercity delle 6,24 è stato
anticipato alle 5,50. Si tratta dell’unico collegamento, a un prezzo
più contenuto rispetto all’alta velocità, che consente di raggiungere
Roma in tempo utile. «Ma se quel treno parte prima delle 6 – spiegavano
giovedì i pendolari – non riusciremo a raggiungere la stazione con i
mezzi pubblici». La preoccupazione dei pendolari ha trovato spazio
sulle pagine del nostro giornale e ha fatto scattare la macchina
organizzativa della Regione. Ieri mattina l’assessore ai Trasporti
Ennio Cascetta aveva già formalizzato l’accordo per anticipare le
partenze della linea 2 della metropolitana. A partire da lunedì 21
dicembre il treno della linea 2 in partenza da Campi Flegrei alle 5,23,
verrà anticipato alle 5,18. Arriverà a piazza Garibaldi alle 5,40, in
tempo utile per consentire ai pendolari di salire sull’intercity che
parte prima delle 6. «Dopo la giusta richiesta dei pendolari ci siamo
subito attivati, con la collaborazione dell’Acam, la nostra agenzia per
la mobilità sostenibile, e abbiamo potuto risolvere il problema in
poche ore – spiega con soddisfazione Cascetta – Ringrazio Trenitalia
per la disponibilità e la rapidità dimostrata nell’anticipare l’orario
del primo treno in servizio della linea 2». Un’immediata soluzione al
problema è arrivata grazie al contratto siglato lo scorso aprile tra
Regione e Trenitalia, che permette di concordare rapide modifiche per
andare incontro alle esigenze degli utenti. Quel contratto consente, ad
esempio, di attivare anche le corse speciali in occasione delle partite
serali del Napoli. Per rispondere pienamente alle esigenze dei
pendolari, però, occorre anche l’intervento del Comune che dovrebbe
attuare un piano analogo di anticipo delle partenze, riferito alla
linea 1 della metropolitana, ai bus della Anm e alle funicolari. In
questo caso, però, il percorso è più lento. L’assessore comunale alla
Mobilità Agostino Nuzzolo si è già attivato e si ripropone di
predisporre, entro l’inizio di gennaio, servizi adeguati alle esigenze
dei viaggiatori. La protesta dei pendolari, però, non riguarda solo la
linea Napoli-Roma, ma anche quella inversa. Ieri mattina alla stazione
Termini della capitale c’è stata una manifestazione, con distribuzione
di volantini, per protestare contro la soppressione del treno delle
7,25 che raggiunge Napoli in tempo utile per l’apertura degli uffici.
Secondo Trenitalia quel treno va soppresso perché non si riempie a
sufficienza. I pendolari replicano che l’azienda non tiene conto delle
presenze degli oltre cento pendolari abbonati, che non risultano
ufficialmente nel conto dei biglietti emessi, ma riempiono ugualmente
il convoglio.