Pene più severe per chi rapina ed aggredisce gli anziani.
Negli ultimi tempi le rapine contro gli anziani sono diventate all’ordine del giorno, tanto da costituire un vero e proprio allarme sociale.
Ma la Corte di Cassazione ha stabilito una linea dura per chi raggira e usa violenza contro gli anziani. Analizzando il caso di tre persone indagate per concorso in una rapina impropria ai danni di una anziana donna, la seconda sezione penale della Corte (sentenza n. 3247/2010 ) ha riconfermato come legittima la custodia cautelare.
Nell’episodio criminoso i malviventi avevano rapinato in casa l’anziana signora e l’avevano spostata con forza prendendola per un braccio per poter fuggire. Il gip di Roma aveva convalidato la custodia in carcere dei tre malviventi , ma col ricorso in Cassazione, i rapinatori avevano presentato, come attenuante, l’assenza di precedenti penali.
La Corte tuttavia ha respinto i ricorsi dichiarando che atti di questo genere non meritano nessuno sconto di pena dato che costituiscono un “grave allarme sociale”.
In aggiunta a ciò, secondo la Corte, “indipendentemente dalla presenza di precedenti a carico dei ricorrenti”, è stato correttamente e legittimamente riscontrato “il pericolo di recidiva desumibile dalla gravità e dalle modalità del fatto che fanno pensare ad una preventiva organizzazione del piano del furto in abitazione ai danni di persona anziana e vulnerabile, con ripartizione dei ruoli”.