Pensionati – Quattro su dieci vivono con meno di mille euro
Da quest’anno la tredicesima mensilità dei pensionati viene conteggiata spalmandola sui 12 mesi, con conseguente riduzione della percentuale complessiva dei redditi da pensione più bassi. La notizia è di quelle che compaiono nel Rapporto annuale dell’Inps, secondo il quale quasi quattro pensionati su dieci in Italia ricevono un assegno mensile inferiore a 1.000 euro.
Nello stesso documento l’Istituto presieduto da Tito Boeri rassicura comunque sulla tenuta complessiva dei conti: il sistema previdenziale regge, dichiarano, e che non c’è nessun allarme sul pagamento delle prestazioni garantite da leggi dello Stato.
I dati sono tuttavia come sempre allarmanti. Se infatti quasi metà dei pensionati sono costretti a sopravvivere con meno di mille euro, non va meglio per i giovani: l’OCSE informa infatti nelle stesse ore che in Italia il 57% degli under 25 che lavora è precario, benché sia sceso il tasso di disoccupazione, passato all’11,5%.
La fuga dall’Italia, il regno delle tasse, riguarda perciò non solo gli anziani, che trovano condizioni di vita più accettabili in Paesi come Spagna o Portogallo, ma anche per i giovani, cui anche i territori un tempo penalizzati del Sud America aprono le porte sempre più spesso. In particolare, in fuga da Napoli e provincia ci sarebbero già centinaia di famiglie, con una ripresa silente della vecchia emigrazione verso le Americhe di cento e passa anni fa.
Nè sono servite le modifiche alla legge Fornero tentate in questi mesi dal Governo, visto che lo stesso Boeri, riferendosi alle prime anticipazioni sulle ipotesi allo studio del Governo sull’Ape, ammette: «Non si può negare che rate ventennali di ammortamento di un prestito pensionistico costituiscano una riduzione pressoché permanente della pensione futura», mentre resta marginale anche l’intervento sul part time agevolato per chi è a meno di tre anni dalla pensione di vecchiaia, con appena 100 persone che l’hanno utilizzato nel primo mese dall’entrata in vigore della misura, partita il 2 giugno. Tanto che lo stesso presidente Inps ha parlato di «partenza lenta».