PENSIONI AL RIPARO DALLA CRISI NEL 2015 E 2016
Ancora buone notizie per i pensionati. Con la circolare numero 167/2015 emanata il 7 ottobre scorso l’Inps fa sapere che la rivalutazione non subirà tagli per le annualità 2015-2016.
Nessuna svalutazione, dunque, secondo quanto stabilito dal Governo. La rivalutazione
2015-2016 è garantita infatti dal decreto 35/2015 sul rimborso
una tantum, che
modifica anche i criteri di determinazione del montante contributivo, mettendo gli assegni previdenziali al riparo
dai cicli economici negativi. Nella circolare dei giorni scorsi l’INPS spiega come applicare le norme per evitare la decurtazione di 20 euro per ogni 10mila di montante maturato.
Infatti, il coefficiente di rivalutazione del
montante contributivo della pensione si calcola ogni anno in base
all’andamento dei conti pubblici, e la lunga crisi economica ha
portato questo dato in negativo, con il conseguente rischio di svalutare,
anziché rivalutare, il montante contributivo per il calcolo della pensione. In sostanza, a causa del prolungarsi della crisi economica generale, i pensionati rischiavano di ricevere nel 2015 e 2016 un assegno più basso.
Ma con il decreto 65/2015 il Governo ha stabilito che «in ogni caso il coefficiente
di rivalutazione del montante contributivo come determinato adottando il tasso
annuo di capitalizzazione», non può mai «essere inferiore a uno, salvo
recupero da effettuare sulle rivalutazioni successive».
leggi la circolare INPS 167/2015 del 7-10-15