PENSIONI – L’ADEGUAMENTO ALL’INFLAZIONE VA CORRISPOSTO PER INTERO
Vittoria sull’Inps per i pensionati che si erano visti ingiustamente decurtare gli adeguamenti all’inflazione maturati sulla loro pensione. Dopo l’accettazione da parte del Tribunale di Napoli di due istanze analoghe, non ancora del tutto definite, da Genova arriva una sentenza che rappresenta, su questo punto, una pietra miliare.
Con una sentenza del 4 settembre scorso, infatti, il Tribunale del Lavoro ha ingiunto all’Istituto previdenziale di corrispondere per intero ad un pensionato l’adeguamento all’inflazione della sua pensione.
67 anni, ex
autista della principale azienda di trasporto pubblico locale, l’AMT, il pensionato ha ottenuto un provvedimento che è tra i primi in Italia di questo genere. A lui andrà versato l’adeguamento per intero, e non soltanto la percentuale prevista dal governo Renzi, che su questo punto era stato costretto a provvedere dopo la bocciatura della Corte Costituzionale.
«Se quei rimborsi fossero pagati
tutti insieme – scrive Il Secolo IXX, che ha dato la notizia – la tenuta dei conti pubblici potrebbe essere messa seriamente a
rischio». Proprio in considerazione di questo rischio, il provvedimento del governo prevedeva rimborsi a scalare sul reddito del pensionato, assegnandoli integralmente solo a chi abbia entrate fino a tre volte
la pensione minima (502,38 euro lordi). A chi guadagna fra le 3 e le 4 volte
quella cifra, secondo il governo va solo il 40% dei rimborsi (che riguardano gli anni 2012 e 2013).
Ma non tutti i diretti interessati hanno accettato questa imposizione. Il ricorso vinto dal pensionato AMT apre la strada al giusto adeguamento per coloro che, pur avendone diritto, erano stati penalizzati dal Governo. A quel pensionato ligure ora l’Inps dovrà versare, a conti fatti, i 1.800 euro maturati nell’arco di due anni che gli erano stati ingiustamente sottratti.