Per due anni spia moglie via cellulare: denunciato
Reggio Calabria. Il regalo che aveva fatto alla consorte per tenerla
segretamente sotto controllo rischia di costargli caro. Il marito aveva
infatti fatto deferente omaggio alla giovane moglie di un telefonino
cellulare che gli consentiva – però – di poter intercettare le
conversazioni e gli sms in entrata e in uscita che transitavano
sull’apparecchio della consorte. L’apparecchio telefonico, a quanto
pare, era però dotato di un particolare software che consentiva al
marito di poter esercitare queste funzioni, di spiare cioè le
comunicazioni. Alla fine un bancario cinquantenne G.C., di Bovalino,
cittadina in provincia di Reggio Calabria è stato denunciato dai
carabinieri per reati che prevedono la reclusione fino a quattro anni.
Dal 2007 al 2009, probabilmente per la forte gelosia, l’uomo ha infatti
captato illegalmente tutte le comunicazioni della moglie proprio
attraverso quel particolare cellulare modificato. Troppe le strane
coincidenze che hanno insospettito l’ignara moglie dell’uomo che si è
rivolta ai carabinieri. Quindi l’epilogo della curiosa vicenda. A
riuscire a scoprire il particolarissimo caso di «spionaggio domestico»
sono stati i carabinieri di Locri, che della vicenda hanno
immediatamente informato la Procura della Repubblica di Locri. La legge
attuale – infatti – vieta ogni forma di intercettazione telefonica non
soltanto tra le persone private ma anche tra gli stessi coniugi. Le
sole intercettazioni di comunicazioni che sono consentite – come è noto
– sono quelle che vengono svolte durante le indagini dalla polizia
giudiziaria su delega dell’autorità giudiziaria.