Per la qualifica di dirigente bastano le mansioni senza l’investitura del consiglio di amministrazione
Chi punta a ottenere il riconoscimento della qualifica di dirigente
deve solo dimostrare le mansioni svolte: non è necessaria la
sussistenza di un’investitura da parte del consiglio d’amministrazione
dell’azienda. Lo precisa la sentenza 5809/10, emessa dalla sezione
lavoro della Cassazione. La corrispondenza della qualifica alle
mansioni svolte è un inderogabile principio di effettività: subordinare
il riconoscimento della prima al rilascio di una procura speciale
equivarrebbe a condizionare la qualifica al buon volere del datore pur
in presenza di tutti i requisiti di fatto da parte del dipendente. La
sentenza 5809/10 interviene in tema di stabilità del rapporto e di
eventuale prescrizione dei crediti del lavoratore. La sussistenza di un
regime di stabilità deve essere verificata con riferimento alla
disciplina legale che il dipendente avrebbe potuto far valere e non
anche a quella che di fatto è stata illegittimamente imposta. Una volta
accertato il diritto del dipendente all’inquadramento nella categoria
dei dirigenti, il cui rapporto si caratterizza per l’assenza di
stabilità, non rileva ai fini della decorrenza della prescrizione la
circostanza dell’illegittimo inquadramento di fatto del lavoratore
nella categoria impiegatizia nei cui confronti opera il regime di
stabilità.