Perde l’affidamento il padre che parla male della madre
Il padre che distrugge la figura materna agli occhi dei figli perde il diritto all’affidamento congiunto. La Cassazione, con la sentenza 5847 depositata l’8 marzo, nega a un padre l’affidamento congiunto di due figli minori e il diritto di vederli fino al verdetto del tribunale dei minori chiamato a esprimersi sulla richiesta di disconoscimento di paternità avanzata dall’ex moglie.
Ad aprire le ostilità era stato però l’uomo che aveva messo in atto un’opera di demolizione della figura materna, ostacolando anche gli incontri dei ragazzi, di nove e 15 anni, con la loro madre.
L’obiettivo era stato raggiunto, al punto che ai minori era stata riscontrata una sindrome di alienezione parentale (Pas) con danni irreversibili.
Il ricorrente era riuscito a mettere la sua ex in cattiva luce anche con i giudici di primo grado, ottenendo un verdetto favorevole su tutta la linea. Il tribunale aveva, infatti, disposto l’affidamento condiviso dei figli collocandoli presso il padre e limitando gli incontri con la madre. All’uomo era andata anche la casa coniugale e un assegno, firmato dalla sua ex, per il mantenimento dei minori.
Il verdetto è stato però ribaltato dalla Corte d’appello che, affidandosi a una perizia psichiatrica, ha verificato che l’ostilità dei ragazzi verso la madre non nasceva dall’inadeguatezza della donna o da suoi presunti problemi psichici come pretendeva l’ex marito, ma dall’ostruzionismo e dalla denigrazione costante dell’uomo.
I giudici hanno auspicato comunque una ripresa dei rapporti tra il padre e i figli, risultato su cui devono lavorare gli psichiatri della Asl competente.
Fonte: www.ilsole24ore.com
domande Una serie di domande: perchè questo accertamento non è stato fatto in primo grado? I giudici che hanno sbagliato pagheranno? Perchè questo non avvviene mai a sessi invertiti? Sono forse solo gli ex mariti a parlare male delle ex mogli?