Perdite fiscali, portabilità senza limiti per le società in consolidato
Portabilità delle perdite fiscali a maglie larghe per le società,
legate in consolidato, che decidono di fondersi o scindersi. In caso di
fusioni e scissioni che non interrompono la tassazione di gruppo,
infatti, i limiti alla possibilità di riportare le perdite fiscali si
applicano solo su quelle precedenti all’ingresso in regime di
consolidato nazionale di ogni società partecipante, mentre sono libere
dai paletti quelle maturate negli esercizi in cui è valida l’opzione.
Non emergono effetti antielusivi, infatti, finché dura la tassazione di
gruppo. Sono alcuni dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate
con la circolare n. 9/E di oggi, che si sofferma sulla disciplina del
riporto delle perdite fiscali in operazioni di aggregazione aziendale.
Nel caso in cui a fondersi o scindersi siano società aderenti a un
consolidato, è opportuno capire come comportarsi fiscalmente dal
momento che, come chiarisce la circolare, nel panorama normativo
coesistono norme sulla portabilità delle perdite che sono proprie di
fusione e scissione e altre che valgono invece per il consolidato.
In
particolare, il documento di prassi precisa che, nel caso di fusioni e
scissioni di società legate in consolidato, le perdite maturate negli
esercizi in cui vale l’opzione sono tutte riportabili, dal momento che
possono escludersi manovre elusive volte a realizzare, con l’operazione
di aggregazione, la compensazione delle perdite tra le società
coinvolte. Queste ultime, infatti, non possono fruire di alcun
vantaggio in più in termini di compensazione degli imponibili poiché le
perdite prodotte dalle società aderenti al consolidato nascono già
compensabili con gli utili delle altre aziende incluse nella tassazione
di gruppo.
Resta fermo che di fronte a operazioni realizzate in
via strumentale nella fase immediatamente precedente alla cessazione
del consolidato o messe in atto da società che successivamente sono
uscite fuori dal perimetro di consolidamento, l’Amministrazione
finanziaria ha il potere di effettuare i controlli per verificare se
l’operazione è stata realizzata quando era effettivamente in vigore
l’opzione della tassazione di gruppo al solo scopo di eludere il Fisco.