Pericolo Vesuvio, Pisani: " Giusto rivalutare la zona rossa ma senza speculazioni"
«Dopo quanto è successo in Islanda mi sembra appropriato avviare dei controlli sull’attività eruttiva del Vesuvio che è un vulcano “dormiente” ma pu sempre attivo. Meglio accertarsi delle reali condizioni dei movimenti vulcanici per poter organizzare il dafarsi. Non aspettiamo che le tragedie ci cadano addosso per poi puntare il dito perchè non si è fatto nulla prima.”. E’ quanto afferma l’avv. Angelo Pisani in merito alla decisione del Capo della Protezione Civile, Giudo Bertolaso, di rivedere il piano di evacuazione partenopeo e di ampliare la “zona rossa” cittadina.
“Negli ultimi giorni si è parlato di pericolo annunciato per quanto riguarda gli edifici abusivi e fatiscenti e grande polemica è scoppiata per i mancati controlli e l’assenza di interventi da parte delle istituzioni – commenta l’avv. Pisani -. Consideriamo che molti edifici che si trovano ai piedi del Vesuvio sono abusivi e non dovrebbero trovarsi così vicini al vulcano partenopeo. Il rischio dunque soprattutto per quelle palazzine è altissimo. Si legge sui giornali che attualmente i comuni a rischio sono 18 per un totale che ammonta a circa 700mila abitanti, tuttavia è giusto rivisitare il piano di evacuazione per poter comprendere anche la portata delle scosse sismiche e dell’esplosione, cioè fin dove, realmente, i lapilli possano arrivare. Avviare un monitoraggio ciclico e costante sarebbe utile. Chiediamo che la cittadinanza venga informata al più presto sul piano evacuazione. Proteggere i cittadini significa anche questo: garantire l’incolumità da qualsiasi rischio anche da uno lontano come l’eruzione del Vesuvio. Attenzione però a non cadere nell’errore di assumere nuovi tecnici e consulenti spendendo denaro superfluo ” – conclude Angelo Pisani .