Perugia, mucche spacciate per chianine: 91 allevatori denunciati
I carabinieri del Nas di Perugia hanno denunciato 91 allevatori che falsificavano i certificati dei capi bovini dichiarandoli di razza chianina, di maggiore valore economico. Un controllo a tappeto ha fatto scoprire circa 440 certificati falsi. Una volta macellati, i capi hanno consentito agli autori della frode di guadagnare in modo illecito circa 2 milioni di euro, ai danni dei consumatori.
L’indagine,
iniziata nel gennaio di quest’anno, è partita da una serie di
accertamenti effettuati presso il Consorzio Produttori Carne Bovina
Pregiata delle Razze Italiane di Perugia, dove gli ispettori del Nucleo
umbro hanno individuato certificati di inseminazione artificiale
“sospetti”, che dichiaravano l’appartenenza del vitello alla razza
pregiata. I certificati venivano attribuiti a veterinari o fecondatori
laici che hanno smentito di aver mai partecipato a questo tipo
di attività.
Già nel 2007 i Carabinieri del Nas di Perugia
avevano arrestato 15 tra allevatori e commercianti di bovini e
denunciato 442 allevatori per la contraffazione, l’asportazione e la
riapposizione di marchi auricolari, e per la commercializzazione di
animali dichiarati falsamente appartenere a razze pregiate.