“Pescara non è Scampia”, l’ ira e la replica del presidente Pisani
“Pescara non è Scampia e non è il Bronx: ritengo inaccettabile il quadro dipinto da Italia Oggi e dall’Università La Sapienza che, peraltro, non sappiamo neanche dove abbiano pescato i dati di rilevamento per poi trarre conclusioni che ritengo danneggino in modo grave l’immagine e l’economia della nostra città. Pescara non è una città di omicidi, rapine, truffe e violenze sessuali ma oggi è una città sicura e in crescita”. Sono le dure parole del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che si è risentito dei risultati della classifica sulla qualità della vita stilata dall’Università La Sapienza e pubblicata dal quotidiano economico Italia Oggi. Classifica che ha visto la città di Pescara scendere di alcune posizioni.
Ma le dichiarazioni del sindaco abruzzese non potevano non far scattare la rabbia e l’indignazione del presidente della Municipalità di Scampia, l’avvocato Angelo Pisani, che pretende da Mascia scuse immeditate. “Affermazioni assurde – ha replicato il presidente Pisani -. La piccola Pescara, che purtroppo come ogni territorio ha gli stessi problemi di sicurezza e vivibilità anche se maggiori in proporzione alle sue dimensioni e potenzialità, non ha nulla da insegnare a Scampia, basta vedere i dossier. Il sindaco della cittadina abruzzese invece di voler capire i motivi per i quali La Sapienza, di certo non l’ultima università italiana, abbia fatto retrocedere la sua città cerca in modo offensivo ed irrispettoso di infangare altri territori dimenticando purtroppo i sani principi dell’etica e del buon senso”. “E’ infantile e pretestuoso – ha continuato irritato Pisani – scegliere una via di fuga in danno a Scampia per non ammettere le proprie responsabilità e i proprio fallimenti. L’insulsa affermazione di Mascia non meriterebbe alcun commento ma ritengo che sia oramai giunta l’ora di rimuovere i luoghi comuni che dipingono Scampia come il luogo dell’illegalità”.
Il presidente del quartiere a Nord di Napoli si è poi soffermato sulle proporzioni rilevate dall’indagine ed ha ribadito che: “Se si analizzano i dati con le dovute proporzioni per densità della popolazione, investimenti e strutture, sul piano dell’illegalità il paragone Pescara- Scampia non regge assolutamente. In rapporto gli abitanti del quartiere napoletano pur tra mille difficoltà rispettano la legge in misura di gran lunga maggiore rispetto a quelli della città abruzzese. Il sindaco Mascia non ha saputo accettare lo scivolone in classifica. Pertanto – ha concluso Pisani – mi aspetto le scuse immediate da chi compie queste gravi discriminazioni”.