Petrolieri sotto accusa per la fiammata estiva
Finite le vacanze, arrivano i ribassi dei carburanti. Riduzioni dei
prezzi di benzina e gasolio sono state segnalate ieri per Esso, Q8,
Shell e Tamoil. In particolare la Q8 è diventata la rete di
distribuzione meno cara dopo aver tagliato di 1,5 cent la benzina,
portandosi così a 1,316 euro, e di 1 centesimo il gasolio, scendendo a
1,141 euro. Eppure la crescita del prezzo dei carburanti è il fenomeno
che spiega l’inversione di tendenza del tasso di inflazione. Nel mese
d’agosto, secondo i dati preliminari dell’Istat, la benzina è aumentata
dell’1,8% rispetto a luglio, mentre il gasolio è salito del 3%. Due
rialzi che hanno impattato sull’intero comparto dei trasporti, che ha
messo a segno un rialzo dell’1,8% su base mensile. Nel mese di agosto,
infatti, la verde è viaggiata intorno agli 1,3 euro di media, mentre il
gasolio sopra gli 1,11 euro al litro. Rialzi consistenti rispetto ai
valori di luglio, quando la benzina era intorno agli 1,27 euro ed il
gasolio a 1,08 euro. Sembra più confortante il quadro su base annuale,
dove la benzina scende dell’11% e il gasolio del 22,5%. In entrambi i
casi, però, i ribassi sono sensibilmente inferiori rispetto al -36%
fatto segnare dal prezzo del petrolio, che all’agosto del 2008
veleggiava intorno ai 113 dollari al barile, dopo il record storico di
147 dollari fatto segnare a luglio, mentre nel mese di agosto 2009 si è
attestato mediamente poco sopra i 70 dollari. Anche se i prezzi del
petrolio e dei carburanti non sono direttamente confrontabili, visto
che le variazioni di benzina e diesel sono correlate a quelle che si
verificano sul mercato internazionale del Platts, è comunque evidente
una differenza di performance fra il greggio e i carburanti. È proprio
questo aspetto a preoccupare i sindacati. «Con un prezzo del petrolio
che si attesti sopra gli 80 dollari, così come per effetto della massa
di liquidità immessa sul mercato nelle principali economie mondiali,
l’inflazione potrebbe schizzare attorno al 2,5%», spiega Agostino
Megale, segretario confederale della Cgil. Anche Confcommercio,
sottolinea come il dato sull’inflazione di agosto, «riflette
essenzialmente le tensioni sui carburanti, indotte dagli andamenti
internazionali», mentre i consumatori del Codacons chiedono al governo
di «intervenire immediatamente sul costo della bolletta energetica e
dei carburanti, sterilizzando questi aumenti». L’Unione petrolifera
ribadisce che gli andamenti dei prezzi dei carburanti in Italia sono
del tutto coerenti con il mercato internazionale, sottolineando che nel
mese di agosto il prezzo della benzina sul Platts è calato di 12,8
centesimi rispetto ad agosto 2008 (+3,2 cent rispetto a luglio 2009),
mentre il prezzo industriale in Italia è sceso di 12,7 cent (+2,6 cent
su luglio) e quello al distributore per effetto dell’Iva è calato di
15,3 cent (+3,1 cent). Cifre che molto probabilmente le compagnie
porteranno all’attenzione di Mister Prezzi, nell’incontro fissato per
venerdì prossimo al ministero dello Sviluppo economico di Claudio
Scajola, incontro che servirà quindi a far luce sull’andamento dei
costi dei carburanti in Italia.