Piano anticrisi, in Sicilia la Coca Cola costerà meno
In tutta la Sicilia la Coca Cola costerà di meno rispetto alle altre regioni d’Italia. Non solo perché noi siciliani ne beviamo di più: in un anno 122 bottiglie ciascuno, rispetto alle 119 stappate nel resto del Paese. “Qui fa più caldo – spiega l’amministratore delegato della Sibeg Luca Busi – e le temperature influiscono sul consumo pro capite. Ma dipende anche dal fatto che c’è un’organizzazione dedicata alle aspettative dei consumatori siciliani: ad esempio, abbiamo più di 75 promoter che visitano ogni settimana i nostri punti vendita”. Un tam-tam pubblicitario che da sempre fa la fortuna della coke.
PIANO ANTICRISI – La convenienza per le tasche dei siciliani fa parte del “piano anticrisi” presentato a Viagrande dalla Sibeg, la società catanese che imbottiglia la Coca Cola da 52 anni. “Siamo riusciti a diminuire il prezzo – continua Busi – attraverso la chiarezza sull’etichetta, sia nei supermercati che nelle Zie Marie, cioè i canali alimentari”. Insomma, per i consumatori il prezzo raccomandato è già scritto sull’etichetta e non cambia da un giorno all’altro come succede adesso. E ancora, spinta al ribasso nelle confezioni a 2 o a 4 bottiglie. Alla tavola rotonda – a cui hanno partecipato anche il presidente dell’azienda Cristina Busi, Ivan Lo Bello e le società di ricerche e consulenze AC Nielsen e Bain&Company – anche gli altri punti del piano anticrisi: l’arrivo di 13 nuovi promoter, la lattina piccola da 15 cl, il lancio di 15 nuove bevande su 111 tra cui pure un nuovo tè verde.
FATTURATO – Un colosso, quello della Sibeg a Catania: dalla zona industriale etnea partono ogni giorno dai 30 ai 60 autotreni, che raggiungono 32 mila negozi e supermercati in tutta la Sicilia, con un fatturato di 100 milioni.A proposito di pubblicità: chi fa collezione di bottigliette di vetro? Quest’anno sono dedicate agli Europei, alle Olimpiadi, e al Natale.