Piano carceri: risolvere il sovraffollamento
Sono 63.350 i detenuti che la notte scorsa
hanno dormito nelle 206 carceri italiane, a fronte di una capienza
regolamentare di 43.262 posti e di una tollerabilità di 63.568; i
detenuti stranieri sono 23.442 vale a dire quasi il 40% del totale. I
dati sono stati forniti dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano,
durante la Festa della Polizia penitenziaria, alla presenza del capo
dello Stato.
«Siamo su livelli di allarme per i quali è prevedibile, anche per
l’approssimarsi del periodo estivo, un ulteriore incremento della
popolazione carceraria per la cui gestione ancora una volta, sono certo
di poter contare sulla pazienza, sulle capacità operative e sul senso
del dovere dei poliziotti penitenziari».
E Alfano ha annunciato un piano carceri per affrontare il
sovraffollamento che è già stato messo a punto dal ministero della
Giustizia e a breve sarà sottoposto al Consiglio dei ministri. «Con le
nuove norme, vengono concessi poteri straordinari al capo del Dap, il
Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, e si autorizzano iter
più veloci per l’edilizia carceraria. È stato varato un programma
dettagliato degli interventi necessari per conseguire la realizzazione
di nuove infrastrutture penitenziarie e l’aumento della capienza di
quelle esistenti».
Piano carceri. Più in particolare, il piano prevede la
costruzione di 48 nuovi padiglioni in strutture preesistenti, la
ristrutturazione di due istituti penitenziari e la costruzione di 24 di
nuove carceri, «per le quali si ricorrerà anche al contributo
essenziale delle imprese private». In totale, al termine della
realizzazione del piano previsto per la fine del 2012, saranno
realizzati 17.891 nuovi posti nelle case circondariali.
Reclutamento straordinario Il ministro Alfano ha promesso «Pur
nelle ristrettezze determinate dalla contingente crisi economica che
non ha risparmiato la pubblica amministrazione, farò quanto è nelle mie
possibilità per procedere a un reclutamento straordinario,
proporzionato alle esigenze che inevitabilmente si determineranno a
seguito dell’incremento delle strutture carcerarie».
Meno clandestini Grazie agli accordi bilaterali con numerosi
Paesi europei e del bacino del Mediterraneo, l’Italia ha avviato una
strategia per «ottenere che i detenuti stranieri condannati a pene
detentive brevi» possano scontarle nei paesi d’origine a prescindere
dal loro consenso al rimpatrio.
Napolitano: problema sovraffollamento. Un ringraziamento per
l’attività svolta dalla polizia penitenziaria nel «contesto
particolarmente complesso della gestione carceraria, reso ancor più
problematico dal contesto dal fenomeno del sovraffollamento» è stato
rivolto dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.