Piazza Garibaldi è un bazar. I negozianti: pronti a chiudere
Negozi vuoti e saracinesche
abbassate, mentre un ampio mercato “illegale” si svolge ogni giorno in
piazza Garibaldi. Passanti indifferenti ma non così i negozianti della
zona, costretti a fare i conti con una illegalità sempre più diffusa e
con un fenomeno cresciuto a dismisura negli ultimi mesi, singolare in
tutti i suoi aspetti. Il “gran bazar Garibaldi” si apre infatti con
quintali di merce usata, la maggior parte presa dai cassonetti. A
commerciare sono i rom, i senza fissa dimora che ormai popolano i
quartieri del centro storico, a spasso con quelle carrozzine rivestite
di cartone. Il luogo d’incontro è in realtà in piazza Principe, a due
passi da piazza Garibaldi.
La merce viene sistemata lungo l’asfalto dei giardinetti incolti e devastati dall’immondizia e dall’incuria.
Abiti
usati, giocattoli rotti, peluche spelacchiati raccolti nell’immondizia,
scarpe vecchie. Spesso sono intervenute anche forze della polizia
municipale per sgomberare i rom, ma non si risollve granchè. «Giusto il
tempo del blitz poi sono ritornati di nuovo – dice una commerciante -.
Siamo avviliti perché il mercatino dei rom fa perdere attrattiva. E il
commercio per noi va sempre peggio».