Picchiano ambulante, poi denunciano il falso: in carcere due Vigili inchiodati dalle testimonianze della gente. Risarcimento per il venditore
Confermata, dalla Cassazione, senza
sconti, la condanna a un anno e dieci mesi di reclusione nei confronti
di due vigili urbani colpevoli di aver picchiato e calunniato un
giovane extracomunitario, K.C., venditore ambulante, durante un
controllo in un mercato di Avellino.
In realtà l’immigrato – rileva la Suprema Corte nella sentenza 30417 –
aveva solo reagito a una attività di controllo «degenerata in
comportamenti arbitrari e ingiustamente violenti» posti in essere dai
due vigili, Carmine D.A. e Pasquale G., che lo avevano picchiato
brutalmente procurandogli lesioni certificate al pronto soccorso.
Inoltre i due pubblici ufficiali avevano compilato una relazione di
servizio e una denuncia ai carabinieri nella quale, falsamente,
accusavano l’immigrato di aver adoperato violenza nei loro confronti
per impedire il sequestro del suo borsone. Ma le testimonianze delle
persone che avevano assistito al pestaggio sono state tutte a favore
dell’extracomunitario che, adesso, dovrà anche essere risarcito dai
vigili «picchiatori».
La Cassazione ha, infatti, dichiarato inammissibili i ricorsi dei due
imputati – pena sospesa dalla condizionale – e gli ha anche inflitto
mille euro di multa in favore della Cassa delle ammende.