Pil -5,9 annuo, sempre peggio!
Le variazioni registrate dal Pil nel primo
trimestre dell’anno (-5,9% annuo e -2,4% su precedente trimestre) sono
le peggiori dal 1980, cioè dall’inizio della nuova serie storica
confrontabile. Lo spiega l’Istat sottolineando che per quanto riguarda
la variazione congiunturale (-2,4%) si tratta del quarto calo
consecutivo. Una situazione analoga si era registrata tra il ’92 e il
’93 con sei variazioni negative di seguito ma di entità minore.
Ad
aprile l’inflazione ha registrato una variazione di +0,2% rispetto a
marzo e una variazione di +1,2% rispetto allo stesso mese del 2008. È
quanto comunica ancora l’Istat, rivedendo al ribasso dello 0,1% le
stime preliminari. Il dato tendenziale di aprile è stabile rispetto a
marzo.
Aumenti maggiori nei trasporti. Nel mese di
aprile gli aumenti congiunturali più significativi sono stati rilevati
per i capitoli Trasporti (più 0,9 per cento), Servizi ricettivi e di
ristorazione (più 0,7 per cento) e Comunicazioni (più 0,4 per cento);
una variazione nulla si è registrata nel capitolo dell’ Istruzione;
variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (meno 0,9 per cento) e
Ricreazione, spettacoli e cultura (meno 0,1 per cento).
Gli
incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli
Bevande alcoliche e tabacchi (più 5,1 per cento), Prodotti alimentari e
bevande analcoliche (più 2,7 per cento) e Altri beni e servizi (più 2,6
per cento); variazioni tendenziali negative si sono verificate nei
capitoli Trasporti (meno 2,2 per cento) e Comunicazioni (meno 1,2 per
cento).
A Napoli +2%. Nell’ambito delle 20 città
capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice
NIC si sono verificati nelle città di Napoli (più 2,0 per cento),
Trieste (più 1,8 per cento) e Genova (più 1,4 per cento); quelli più
moderati hanno riguardato le città di Aosta e Trento (più 0,3 per cento
per entrambe), Torino e Venezia (più 0,6 per cento per entrambe),
Milano, Bari e Cagliari (più 0,7 per cento per tutte e tre).
I Paesi dell’euro.
Nel primo trimestre 2009 il Pil dei Paesi della zona dell’euro, così
come quello dell’Unione europea, ha fatto registrare un calo del 2,5%
rispetto al trimestre precedente. Lo rende noto Eurostat, l’ufficio
europeo di statistica, nella stima flash pubblicata oggi. Nel quarto
trimestre 2008 il tasso di crescita era calato dell’1,6% nella zona
dell’euro e dell’1,5% nell’Ue-27. Su base annua, il calo nel primo
trimestre dell’anno è stato del 4,6% nella zona dell’euro e del 4,4%
nell’Ue contro una contrazione dell’1,4% in entrambe le zone nel
trimestre precedente.