Pil del benessere in Italia: si vive meglio in Romagna, Napoli precipita e Benevento risale
Il Pil del benessere abita in Romagna.
Forlì-Cesena e Ravenna si aggiudicano i primi due posti della
classifica del benessere, rivista con i criteri proposti dalla
Commissione guidata da Joseph Stiglitz, incaricata dal presidente
francese Nicolas Sarkozy. E fa salire tre province della Campania:
Benevento (+29), Avellino (+18) e Salerno (+15). Praticamente stabile
Caserta (+1) mentre precipita di 13 posizioni Napoli, che in questa
speciale graduatoria è addirittura al terzultimo posto. Peggio ci sono
solo Caltanissetta e Siracusa.
I criteri. Sulla base della formula di benessere utilizzata, ricorda il Sole 24Ore del
lunedì che ha redatto lo studio simulato e che si compone di otto
indicatori (condizioni di vita materiali, salute, istruzione, attività
personali, partecipazione alla vita politica, rapporti sociali,
ambiente e insicurezza economica e fisica) cambia così radicalmente la
fotografia del paese. In sostanza, dalla ricchezza del paese il focus
si sposta verso l’individuo e la famiglia. Insieme alla Romagna,
occupano i primi dieci posti alcune province della Toscana, come
Firenze e Siena, e tutte quelle delle Marche. Al polo opposto Siracusa,
zavorrata dal peso dell’ inquinamento ambientale. La precedono a poca
distanza altre cinque province siciliana.
Il nuovo indicatore spinge soprattutto Rieti, che scala ben 54
posizioni, mentre Roma ne perde 74. Fa peggio solo Bolzano, in caduta
di 77 posti. Milano che domina la graduatoria del pil, deve
accontentarsi al 37esimo posto: qui pesa il fattore insicurezza
personale, con oltre 5 mila reati l’anno ogni 100mila persone.