Pisani: basta al degrado di Scampia
Napoli, 17 marzo 2013 – “Ieri e oggi ho avuto la prova provata di come l’amministrazione comunale prende in giro i cittadini probabilmente senza neanche sapere di cosa parla” – dichiara sui social network il presidente della ottava Municipalità avv. Angelo Pisani – “infatti, costruendo senza bonifica e sicurezza un palazzo a ridosso delle Vele di amianto di Scampia, certamente non si potrà poi pensare di abbatterle avvelenando ancora una volta i cittadini. Ciò è quindi causa e volano di degrado e morte senza pietà neanche per i bambini.
Dopo quello che ho visto anche ieri e quello che le istituzioni fanno finta di non sapere, mi assale il dovere morale e istituzionale di presentare domani una denuncia per crimini contro l’umanità e responsabilità della malapolitica specie nel far vivere ancora cittadini e bambini in cattività… La magistratura non può più ignorare tali violazioni ed emergenze, anzi di fronte ad un’amministrazione comunale incapace d’intervenire, anche il parlamento deve farsi carico di questi gravi problemi che sono piaga della città.
La malapolitica continua a seminare disastri e a prendere in giro i cittadini. Se si guardano bene i nuovi palazzi di Scampia nelle foto allegate alla mia denuncia, si capisce che le Vele del degrado non potranno mai abbattersi con nuove case abitate a fianco… e il sindaco pensa solo alle vele magiche delle coppa America.
Ieri ho visto i cittadini senza lavoro e gli sfortunati abitanti delle Vele gratuitamente al lavoro per tentare, al posto del comune (cui alcuni pagano anche il canone di locazione), di pulire lo schifo, raccogliere i rifiuti e isolare l’amianto in cui vivono. Tutto ciò mi fa male e mi fa vergognare di essere un rappresentante delle istituzioni purtroppo vere responsabili di tutto questo degrado.
Per evitare altre tragedie e degrado, ora il Comune non può fare altro che provvedere subito alla bonifica e messa in sicurezza per poi utilizzare tali strutture per gli uffici comunali e sede politica del Comune come delle altre istituzioni, risparmiando anche su inutili fitti e sprechi di altri immobili”.