Pisani: “Bisogna restituire il potere al popolo sovrano”
“La sentenza della Corte Costituzionale che dichiara incostituzionale la legge elettorale ristabilisce la sovranità popolare che i costituenti vollero difendere da ogni deriva accentratrice.
La sovranità appartiene al popolo. Che la esercita attraverso i suoi rappresentanti. Ma se questi sono nominati dalle segreterie di partito è evidente la violazione del più elementare dei diritti del cittadino: scegliersi il rappresentante.
La Corte ha impiegato 8 anni per accorgersene. In questi otto anni governi di destra e sinistra hanno occupato senza titolo le loro poltrone e hanno determinato una decadenza dalla quale fatichiamo a riemergere. Oggi abbiamo un parlamento in cui oltre 100 seggi sono stati assegnati con la regola del premio di maggioranza, 100 deputati occupano il seggio senza essere legittimati dalla elezione popolare. Nessuno li ha eletti.
Non solo è grazie a questi 100 che il governo ottiene la fiducia alla Camera e oggi al Senato solo 5 senatori a vita, anche loro non eletti, formano la maggioranza che sostiene lo stesso governo.
Sono persone che non abbiamo votato e che invece non solo ci rappresentano, ma ci governano.
Ancora. Sempre questo parlamento delegittimato ha espresso il Presidente della Repubblica. La rielezione è stata il frutto di un compromesso nel quale grandissimo peso hanno avuto i parlamentari insediati con il premio di maggioranza. Come possa questo governo e questa legislatura andare avanti è veramente un mistero. Bisogna innanzitutto restituire il potere al popolo sovrano e nella impossibilità di approvare una nuova legge elettorale, perché questo parlamento non ne ha le facoltà, indire nuove elezioni con l’ultima legge in vigore prima di questa. E’ necessario che l’opinione pubblica si mobiliti. Si indigni per il reato commesso ai suoi danni e richieda a gran voce nuove elezioni. Per il rinnovo delle Camere per il nuovo governo. Per il nuovo Presidente della Repubblica”. A dichiararlo è il presidente di Noi Consumatori, l’avv. Angelo Pisani.