Pisani: “Sì alle riprese a Scampia? Solo se decideremo insieme”
Da “Il Mattino” – 21 marzo 2013
“Ho ricevuto stamattina (ndr ieri) la richiesta da parte della Film Commission Regione Campania, per conto della produzione Sky-Cattleya, di poter girare alcune scene della fiction Gomorra a Scampia. Ma la municipalità non darà alcuna autorizzazione, se prima regista ed operatori non verranno qui per rendersi conto da vicino delle potenzialità del quartiere, andando oltre l’immagine stereotipata di degrado e malavita”. Resta ferma la posizione di Angelo Pisani, presidente dell’ottavo parlamentino, riguardo il progetto della serie televisiva, trasposizione dell’omonimo romanzo di Roberto Saviano, che nel gennaio scorso ha acceso un vespaio di polemiche e sollevato la protesta dei residenti. “Non siamo censori, ma Scampia non è in vendita – ribadisce Pisani -. E rifiutiamo qualsiasi compensazione se il copione non rispecchierà la realtà di un territorio che non è fatto di camorristi, ma abitato da una maggioranza di persone oneste, vittime di trent’anni di malapolitica ed assenza delle istituzioni”.
Critica anche la posizione verso il sindaco. “Mi dissocio – precisa il leader della maxi-circoscrizione – da De Magistris che ha autorizzato riprese di pura violenza che amplificano solo esempi negativi e beatificano la camorra, rovinando il futuro di Napoli e Fuorigrotta”. Il riferimento è al fatto che il set, dopo le prime due settimane a Ponticelli, si è ora spostato a Fuorigrotta dove saranno realizzate alcune sequenze della pellicola e dove il Comune ha predisposto un particolare dispositivo di traffico veicolare, temporaneo e su tutta l’area. Dopo una serie di messaggi e telefonate, alla fine, è prevalsa la linea morbida dell’incontro. “Sabato mattina la troupe senza telecamere farà un sopralluogo a Scampia per rendersi conto e valutare il da farsi – spiega Pisani -, ma sempre decidendo insieme”. Garanzie sul copione, dunque. E la possibilità di definire di comune accordo cosa integrare nel racconto. “Ho il dovere – commenta Pisani – di difendere soprattutto il buon nome dei nostri giovani che non devono essere famosi nel mondo come cittadini di Gomorra, ben sapendo, inoltre, che il cinema italiano è un’altra cosa”.