PISANI: TROVATO A NAPOLI L’ANTIVIRUS ALLO SPAMMING PUBBLICITARIO TIM
Mentre le multinazionali tentano di predisporre programmi antispamming per difendere i telefonini e computer dagli “attacchi ed intrusioni indesiderate degli spamming ” l’Avv. Angelo Pisani presidente di Noiconsumatori.it vince un’altra battaglia giudiziaria contro la TIM Spa colpendo nel portafoglio la responsabile-mittente delle pubblicità via sms senza consenso sui telefonini degli utenti.
Da oggi in poi, dichiara in una nota l’Avv. Angelo Pisani, Presidente di “Noiconsumatori.it”, inviare sms ed email senza consenso del destinatario potrebbe costare molto caro al mittente, infatti, ancora una volta, ma vi sono già numerose cause in corso, il Giudice di Pace di Napoli Dott.ssa Cataldo ha condannato la TIM per la pubblicità indesiderata inviata tramite sms sui telefoni degli utenti e ha liquidato 700,00 euro di risarcimento danni personali- esistenziali e materiali per il blocco della memoria messaggi al titolare del telefonino invaso da sms pubblicitari non richiesti e che non rispettano la legge.
Nel dichiarare guerra aperta allo spamming sia via sms che via email ed ai nemici della privacy l’Avv. Pisani annuncia che da domani sul sito www.noiconsumatori.it sarà possibile scaricare il fac-simile della domanda di risarcimento danni e di diffida dal trattamento dati personali con cui difendere tempestivamente i propri diritti e poter chiedere il risarcimento ai responsabili delle pubblicità indesiderate, inoltre l’originale ed importantissima sentenza, un vero e proprio apripista nell’era della tecnologia, in cui il Giudice ordinario accogliendo la richiesta e le difese dell’Avv. Angelo Pisani, oltre a ribadire le regole e principi normativi, più volte enunciati anche dal Garante della Privacy, traducendoli in un vantaggio oggettivo a favore del consumatore invaso e violentato nella sua riservatezza, ha condannato il mittente della pubblicità a pagare oltre al risarcimento danni, anche le spese legali della causa, riconoscendo in pratica il “danno da spamming” e che potrebbe rilevarsi il vero antitodo all’invasione ed epidemia a danno della privacy e riservatezza di ognuno di noi .
I messaggi pubblicitari di posta elettronica non richiesti e non “preventivamente autorizzati”, ricorda Pisani, rappresentano una continua violazione della legge sulla privacy e la società che li invia deve rispondere – come conferma anche il giudice nelle motivazioni della sentenza – del proprio comportamento illecito o dei propri dipendenti risarcendo il fastidio, il disagio e i danni provocati agli utenti, finchè non terminerà di approfittare della pazienza dei destinatari delle pubblicità che a loro volta possono utilizzare una facile arma per esser risarciti .
“La prima sentenza, cui seguiranno molte altre, anche per il fenomeno delle email indesiderate oltre che degli sms ed mms, ha commentato l’avvocato Pisani, ha sostanzialmente anticipato ed in pratica sostituito, con una tutela giurisdizionale ed un idoneo diritto al risarcimento danni , i “filtri informatici” che la Microsoft sta studiando proprio per difendere gli utenti dei computer dallo dallo spamming. E questo dimostra che il problema esiste, si sviluppa sempre più ed è più grave di quanto possa apparire”.