Più si usano gli antibiotici e più diventano inefficaci
Più si usano gli antibiotici e più
diventano inefficaci. E streptococco, eritromicina e Escherichia coli
diventano sempre più “forti”. E’ quanto emerge da uno studio Ue. A
rendere meno potenti le medicine, anche la diffusione di nuove
infezioni e la mancanza di nuovi agenti antibiotici tanto che negli
ultimi dieci anni è entrata in commercio solo una nuova classe di
questi farmaci.
L’indagine è stata condotta dall’European Antimicrobial Resistance Surveillance System
(Earss), un sistema di sorveglianza e informazione che collega le reti
nazionali. In totale, nel 2008, hanno preso parte alla raccolta dati
917 laboratori appartenenti a più di 1400 ospedali in 31 Paesi europei.
Complessivamente, l’indagine ha interessato circa un quarto della
popolazione europea. In Italia, è stato coperto solo il 4% della
popolazione, principalmente a livello di ospedali regionali, il 67% del
totale. In tutta Europa sono stati raccolti 2.781.451 campioni di
sangue.
Gli agenti patogeni. La resistenza dello
streptococco, che causa soprattutto infezioni alle alte vie
respiratorie in giovani, anziani e pazienti debilitati, ha un carattere
dinamico. In Paesi come Turchia e Irlanda la resistenza dello
streptococco alla penicillina è in aumento, mentre si riduce in Spagna
e Belgio. Lo stesso vale per la resistenza all’eritromicina. La
diffusione dello stafilococco resistente, invece, è un problema
crescente in molti Paesi. La cosiddetta forma del batterio resistente
alla meticillina causa infezioni che spesso costringono a prolungare la
permanenza in ospedale e possono anche essere fatali. In otto dei 31
Paesi considerati, le resistenze sono ultimamente migliorate mostrando
che gli interventi su larga scala e l’applicazione delle linee guida
possono far invertire la situazione. Aumenta anche la resistenza di
Escherichia coli a tutte le classi di antibiotici con una tendenza che
alla stessa Earss sembra inesorabile. Frequenti sono anche le forme
resistenti a quattro antibiotici diversi contemporaneamente. Il
problema delle resistenza, infine, riguarda anche vari ceppi di
Enterococco, Klebsiella e Pseudomonas.