PIUì EVADI MENO PAGHI – IL CASO DI APPLE
Il bravo giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo, autore di libri ormai di culto su finanza, fisco e privilegi in Italia (come ad esempio “Lo spreco”), ha analizzato pochi giorni fa sul quotidiano milanese i maxi sconti che il fisco italiano fa ed ha fatto ad alcuni grandi evasori. Lo stesso fisco italiano che dal povero cittadino pretende fino all’ultimo centesimo.
Rizzo ha preso le mosse dal caso di Apple, che ha appena pagato 318 milioni all’Erario. Una grossa somma, ma pur sempre il 65% in meno di quanto dovuto. «Aver costretto Apple a pagare il proprio debito con il
Fisco, seppure con uno sconto rispetto alla cifra iniziale – si era vantato il Governo – è un risultato che
ha anche un forte valore educativo. Le grandi multinazionali vanno trattate
come i piccoli imprenditori italiani che non di rado negli ultimi anni hanno
avuto il fiato sul collo da parte del fisco».
«Ma sul fatto che le grandi multinazionali
vengano trattate esattamente come i piccoli imprenditori italiani – obietta l’avvocato Angelo Pisani, presidente di NOI CONSUMATORI – non possiamo certamente essere d’accordo con il Governo. Ha ragione invece Sergio Rizzo: in Italia chi evade moltissimo paga
pochissimo, mentre chi evade pochissimo, spesso perché realmente impossibilitato a farlo, paga invece moltissimo».
Ricordiamo che la multinazionale di Cupertino si era vista
contestare dal Fisco italiano mancati versamenti Ires per 897 milioni in 5
anni. Dopo aver ammesso di essere debitrice, ha chiuso le sue pendenze pagandone 318: il 35 per cento di quanto era dovuto.
Insomma, la solita storia dei due pesi e due misure, quella che paralizza l’economia italiana, notoriamente retta da una spina dorsale che si chiama PMI: Piccole e Media Imprese. Con loro il fisco è inflessibile. Altro che sconti del 65%!
La tua opinione Ma sul fatto che le grandi multinazionali vengano trattate esattamente come i piccoli imprenditori italiani
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