Poco movimento e troppi grassi Tre bambini italiani su 10 sono obesi
Si svolgerà domenica 12 maggio a Villa Pamphilj a Roma la prima edizione della Charity Run – Race for Children una corsa campestre di 5 chilometri organizzata dall’Associazione Bambino Gesù Onlus con il patrocinio della Regione Lazio, Roma Capitale, CONI, Società Italiana di Pediatria e la Federazione italiana di atletica leggera contro l’obesità infantile.
L’obesità nei bambini e fra gli adolescenti rappresenta un problema sempre più serio. In Italia almeno un bambino su tre è sovrappeso od obeso: secondo il Sistema di Sorveglianza, “OKKIO alla SALUTE”, nell’ultima osservazione del 2012, promosso dall’Istituto Superiore di Sanità, il 22.1% dei ragazzi italiani di età 8-9 anni è in sovrappeso e il 10.2% è obeso. Le percentuali più elevate di sovrappeso e obesità si riscontrano nelle regioni del Centro-Sud: in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata riguarda più del 40% del campione, mentre Sardegna, Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige sono sotto il 25%.
Ciò che rende il problema allarmante è soprattutto la gravità dei quadri clinici associati ai bambini (4-11 anni) obesi o sovrappeso: steatosi epatica (accumulo di grasso nel fegato) presente nel 70/80% dei bambini obesi, iperinsulinismo (30-40%), ipertensione arteriosa (20-30%), dislipidemia (alterazione dei livelli di colesterolo e/o trigliceridi: 10-20%). Per gli adolescenti obesi tra i 12 e 18 anni i quadri patologici associati all’insulinoresistenza e riuniti nella sindrome metabolica sono presenti nel 20 -30% dei casi, per non parlare di problemi fisici (disturbi del sonno con quadri di apnee ostruttive, problemi ortopedici) e psicologici.
Le evidenze scientifiche hanno ampiamente dimostrato come questi problemi tendano a portarsi e stabilizzarsi nell’età adulta, con gravi conseguenze sull’aspettativa e la qualità della vita e non secondariamente sulla spesa sanitaria (l’OMS valuta che i costi diretti dell’obesità in Italia arrivino al 6-7% dei costi sanitari complessivi). Su questi numeri pesano anzitutto le abitudini alimentari e gli stili di vita dei bambini: sempre l’indagine 2012 “OKKIO alla SALUTE” evidenzia che il 9% dei bambini salta la prima colazione e il 31% fa una colazione non adeguata (ossia sbilanciata in termini di carboidrati e proteine); il 67% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante; il 21% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta o verdura; il 43% consuma abitualmente bevande zuccherate o gassate.
Questa situazione si caratterizza inoltre per una crescente difficoltà delle famiglie non solo a fare seguire regimi alimentari idonei, ma soltanto a proporre un vitto bilanciato ai propri figli. Questo emerge chiaramente da una ricerca eseguita dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nella provincia di Frosinone, che si caratterizza per un’incidenza di sovrappeso/obesità vicino al 45%, secondo la quale i genitori non propongono quasi mai cibi nuovi ai loro figli nel 43.5% dei casi, ma nemmeno a loro stessi nel 40%. Se si tratta poi di cibi sgraditi i genitori non li propongono a loro stessi nell’82% e ai loro figli nel 79%. Sul versante degli stili di vita, sempre secondo OKKIO, il 16% dei bambini su scala nazionale pratica sport soltanto per un’ora a settimana o anche meno, il 42% ha la televisione in camera, il 36% guarda la televisione o gioca con i videogiochi per più di 2 ore al giorno. Solo un bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.
Fonte: www.lastampa.it