Lo scorso 11 gennaio sono apparse sul “Corriere della Sera” numerose pubblicità riguardanti il poker on-line. “Premettendo che si tratta di un gioco d’azzardo, ciò che viene trasmesso ai lettori è il concetto che il poker sia un mero divertimento, oltre al fatto che attraverso il gioco c’è la possibilità di vincere soldi, viaggi e quant’altro”.
È quantodichiarato dall’avvocato Angelo Pisani,
Presidente Nazionale dell’associazione Noi Consumatori.it che spiega comeoramai non sono soltanto i giornali a pubblicizzare il gioco d’azzardo, ma anche – e forse soprattutto – la TV ed Internet. Infatti, sono sempre più numerose le pubblicità che incitano a giocare e talvolta, esse hanno anche come testimonials affermati VIP sinonimo quasi di affidabilità. “Questo fenomeno – aggiunge Pisani – rischia di coinvolgere molta gente. Alla luce della crisi economica, sono in molti a tentare la vincita facile che, tra l’altro, così facile non è, anzi. Il più delle volte si finisce con l’aver speso più soldi del dovuto senza ricevere alcuna vincita, o comunque, non superiore a ciò che si è speso. Noi dell’associazione Noiconsumatori.it lanciamo un appello all’Antitrust affinché intervenga su questo fenomeno che rischia di colpire una fascia di popolazione già potenzialmente dipendente dalla ludopatia, allettata dalla proposte del tipo “Sei prono a catturare la fortuna?; ” Gli
altri passano tu resti’; “L’ultima domenica del mese vale euro 2.500!’;
“Passione e divertimento’; “Diventa il Giocatore più famoso di Los
Angeles’; “Lo sapevi che … il poker fa bene al cervello?’; “Trovare
qualcosa di elettrizzante in Tv è una partita persa” che rischiano di far perdere il controllo delle proprie azioni – ha concluso Pisani.