Politici marinano le riunioni!
Fuga dall’aula subito dopo l’appello. Non stiamo
raccontando la bravata degli alunni di una scuola della città, bensì quello che
succede da mesi durante i Consigli della decima Municipalità
(Fuorigrotta-Bagnoli).
INTASCARE, ad ogni seduta, il “gettone di
presenza”, senza fare nulla per i propri cittadini, è molto semplice per
alcuni consiglieri del decimo parlamentino. Basta rispondere all’appello che
viene chiamato all’inizio di ogni seduta di Consiglio per risultare presenti e quindi
avere diritto al “gettone”: 50 euro lordi a volta (più la
giustificazione per l’assenza dal posto di lavoro). Poi, però, non essendo
minimamente interessati alla riunione in corso (o avendo altro da fare), i
consiglieri “furbetti”, subito dopo l’appello, lasciano l’aula della
decima Municipalità. Troppo facile, soprattutto se nessuno controlla e se
nessuno “dice niente”.
Così non è stato, però, ieri mattina. Nel parlamentino di via
Acate, a Bagnoli, al Consiglio della decima Municipalità
convocato per le 9.30, all’appello risultano presenti 27 consiglieri ma subito
dopo inizia il “fuggi-fuggi” generale. Diversi esponenti del
parlamentino non si siedono nemmeno né si tolgono il giubbotto: tanto sanno già
che non resteranno. A loro non interessa partecipare alla riunione: il solo
scopo che li ha convinti a raggiungere l’aula consiliare di via Acate è quello
di rispondere all’appello per poter intascare il “gettone di presenza”.
E così, nel giro di un minuto e mezzo, ben sei consiglieri lasciano l’aula del
parlamentino senza nemmeno ascoltare l’ordine del giorno. Nessuno li richiama,
nessuno li invita a prendere parte al dibattito: segno che il loro
comportamento è ormai consolidato, una routine che va avanti da mesi. Nell’aula c’è chi fuma
nonostante il divieto, chi legge il giornale e chi, invece, si interessa davvero
alle problematiche dei quartieri Fuorigrotta e Bagnoli. Durante il Consiglio,
il parlamentino, pian piano, continua a svuotarsi dimezzandosi: le sedie vuote
aumentano col passare dei minuti. Un dato eloquente: al termine della seduta
(molto breve) saranno solo tre i consiglieri ad aver preso la parola. Il
presidente Giuseppe Balzamo, interpellato sulla “fuga dopo
l’appello”, spiega di aver «già richiamato i consiglieri che da mesi
vanno via senza partecipare alle riunioni ma inutilmente». I consiglieri furbetti, però, non
appartengono solo alla decima Municipalità. Sembra che anche i consiglieri vomeresi abbiano il vizio
di firmare il registro delle presenze e subito dopo andare via. Incassando il
“gettone di presenza” ma senza partecipare alle riunioni. L’assessore comunale alla
Legalità, Luigi Scotti, promise di farsi sentire dai presidenti delle dieci
Municipalità affinché «le presenze siano reali e non virtuali». Assessore: non
è cambiato nulla.
V e
r g o g n at e vi !