Polizia postale, in guerra contro il cybercrime

Roma, 12 gen. (Ign) – Pedofilia on-line, hacking, phishing, copyright violati, e-commerce illegale. Non è il glossario dei termini informatici dell’era di internet. Anzi. Qui si tratta di veri e propri reati: quelli che la web-intelligence italiana – lapolizia postale e delle comunicazioni – deve combattere ogni giorno. Partendo da uno schermo di un computer, e dalle segnalazioni dei consumatori che vengono truffati dai criminali della rete. Una guerra a colpi di tecnologia dove gli agenti telematici contrastano gli illeciti penali ed amministrativi rientranti nella vasta e complessa materia delle comunicazioni. Una serie di violazioni che vanno dalla pirateria sui prodotti video e audio (ma anche pay-tv), alle intrusioni e i danneggiamenti informatici degli hacker, ai reati perpetrati utilizzando la telefonia fissa, cellulare e internet (voip). Ma anche la violazione della privacy e le frodi con carte di credito o carte di debito, frodi legate all’home banking (il cosidetto phishing). E soprattutto la pedofilia on line, fenomeno che è stato tra i primi abusi a comparire nell’era di internet. (I consigli della Polizia di Stato per i navigatori della rete) Un esercito per ‘ripulire’ la rete, composto dai poliziotti armati di terminali internet, capaci di fingersi clienti di chat e forum a rischio. Attraverso il servizio centrale, i 19 compartimenti con competenza regionale e le 76 sezioni con competenza provinciale, la polizia delle comunicazioni assicura una presenza su tutto il territorio nazionale. Con tutti gli uffici dotati di indirizzi e-mail ai quali è possibile chiedere informazioni o inviare segnalazioni di violazioni della legge. Il reparto, nato nel 1981 per la tutela del servizio postale e delle telecomunicazione, si è nel tempo specializzato nel campo delle comunicazioni radiotelevisive, telefoniche, telematiche e quindi anche dei reati informatici e della rete internet. Un nucleo operativo che oggi, oltre ad operare in stretta collaborazione con il Garante delle Comunicazioni ed il ministero delle Comunicazioni, ha stipulato accordi con enti come Poste Italiane, Abi, Grtn, Ferrovie dello Stato. E che è stato riorganizzato nello scorso anno, per meglio poter operare nei nuovi scenari ad alta tecnologia. Inoltre quello dei poliziotti telematici è un lavoro che procede di pari passo con le revisioni normative che il legislatore attua, dovendo far fronte a fenomeni criminali che assumono caratteristiche nuove e necessitano di risposte immediate in termini non solo di contrasto, ma anche di studio e di norme (spesso coordinate a livello europeo). Come è capitato nel caso dei reati pedopornografici. Un fenomeno criminale che ha visto l’approvazione, nell’anno appena passato, di una nuova legge di tutela dei bambini dallo sfruttamento sessuale e dalla pedo-pornografia on-line. La legge n. 38 entrata in vigore il 2 marzo del 2006 contenente: “Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedo-pornografia anche a mezzo Internet”. Una norma che modifica la precedente 269/98, adeguandola ai recenti accordi internazionali e alla decisione quadro europea.