I finanzieri del comando provinciale di Napoli hanno scoperto un articolato sistema di frode che ha permesso a 265 dipendenti addetti alla vigilanza presso i siti archeologici di Pompei di percepire, attraverso fittizi corsi di formazione finanziati dalla Soprintendenza, il pagamento degli arretrati per ore di straordinario prescritte.
Il conseguente danno erariale è stato stimato in circa 700mila euro. Al termine delle indagini, la procura della repubblica di Torre Annunziata ha disposto il sequestro di beni intestati ad un ex dirigente della Soprintendenza di Pompei responsabile della truffa per un valore corrispondente al danno erariale causato.
La Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro di beni nei confronti di Luigi Crimaco, ex direttore amministrativo degli Scavi di Pompei, la cui iscrizione nel registro degli indagati era già nota da tempo. Il Tribunale del Riesame, infatti, ha accolto il ricorso della procura di Torre Annunziata contro la decisione del gip, che in un primo momento aveva rigettato la richiesta di sequestro.
A Crimaco, ritenuto dall’accusa l’artefice principale dell’imponente truffa ai danni dello Stato, sono stati “congelati” beni per 700.000 euro. I falsi corsi di formazione riguardano 250 addetti alla vigilanza delle aree archeologiche di Pompei, Stabia, Ercolano, Torre Annunziata e Boscoreale. Dalle indagini è emerso che, in seguito a minacce di sciopero da parte di rappresentanti sindacali, nel 2006 Crimaco organizzò lo svolgimento dei corsi quale espediente per distribuire indebite indennità di straordinario ormai prescritte.