Pompei, la Commissione europea pronta ad intervenire
di NOI Consumatori · 10 novembre 2010
Ha suscitato non poco scalpore e sgomento il crollo di sabato della Schola Armatorum di Pompei. Purtroppo, però, è venuto giù anche una parte delle botteghe della Casa del moralista: il soffitto e soprattutto il muro laterale che dà sul vicolo di Ifigenia Una vera tragedia per il mondo dell’arte; un duro colpo per la storia d’Italia e non solo. In un’intervista Salvatore Settis, archeologo di fama internazionale, denuncia: «Più che di un crollo annunciato parlerei di un crollo seriale. Quella dei gladiatori non è la prima casa che cade nel giro di poco tempo». Sotto accusa la drastica riduzione dei finanziamenti e il blocco delle assunzioni presso le sovrintendenze. Il crollo della Domus dei Gladiatori a Pompei ha suscitato reazioni anche a Bruxelles. Dove la Commissione europea si dice “rattristata e scioccata” per l’accaduto e fa sapere che, se le autorità italiane ne faranno richiesta, potrebbe intervenire per aiutare le operazioni di restauro. “E’ ovvio che chiunque abbia un senso della storia sia rimasto sconvolto – dichiara a AdnKronos Dennis Abbott, portavoce della commissaria alla Cultura Androulla Vassiliou – La Domus dei Gladiatori è parte non solo della storia d’Italia e dell’Europa, ma di tutto il mondo”. Quanto al tipo di aiuto che l’Unione Europea può fornire, “è presto per dirlo – spiega Abbott – la nostra risposta dipenderà da quello che le autorità italiane decideranno”. L’Italia al momento non ha chiesto nulla alla Ue, aggiunge Ton van Lierop, portavoce del commissario alla Politica regionale, Johannes Han, che spiega: “Per i progetti per il turismo e le infrastrutture possono essere utilizzati i fondi europei di sviluppo regionale, ma dobbiamo vedere se le autorità italiane vogliono usare questo denaro per Pompei e poi fare una valutazione”.
L’Italia, dunque, al momento tace. Quanto al ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, di cui l’opposizione chiede le dimissioni, riferirà domani alla Camera e giovedì in Senato.