Ponte del 2 giugno: la maggioranza preferisce il mare
Italiani, tanta voglia di vacanza. Con la bella stagione gli
abitanti del Belpaese sognano il mare e la montagna e così, aspettando
le ferie estive, approfittano del ponte del 2 giugno per fare un primo
assaggio di relax. Secondo la previsione di Federalberghi saranno circa
5,8 milioni le persone che si godranno il week end lungo, dormendo
almeno una notte fuori. Di essi la stragrande maggioranza, pari
all’88,2% (rispetto all’89,2% del 2008) rimarrà in Italia. Un restante
11,8% (rispetto al 10,2% del 2008) andrà all’estero. Ma il giro
d’affari subirà un calo del 16% attestandosi, sempre secondo le stime,
a 1,3 miliardi.
Il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca,
si sofferma sull’andamento del mercato turistico: “Dopo i ‘boom’ di
Pasqua e del ‘ponte’ del 1° maggio, che avevano registrato
rispettivamente incrementi del 20% e del 33% di italiani in vacanza,
pur in presenza di un forte calo della spesa media pro-capite,
l’imminente ‘ponte’ del 2 giugno registra una sostanziale tenuta di
persone in viaggio ed ancora una volta un drastico calo del giro
d’affari”.
Nella scelta della tipologia della vacanza di
questo ‘ponte’ le località marine saranno quelle prese letteralmente
d’assalto. Il 62% (rispetto al 52,2% del 2008) sceglierà il mare, il
21,4% (rispetto al 16,9% del 2008) andrà in località di montagna ed
l’6,7% (rispetto al 13,1% del 2008) preferirà le città d’arte maggiori
e minori. Un 2,4% (rispetto al 3,2% del 2008) preferirà le innumerevoli
località lacuali del Bel Paese ed uno 0,9% (rispetto al 2,6% del 2008)
ne approfitterà per una pausa termale.
L’alloggio vedrà una
affermazione, seppur in calo, della struttura alberghiera con il 29,9%
(rispetto al 31,2% del 2008) della domanda. Seguono la casa di
proprietà con il 27,9% (rispetto al 22,5% del 2008) della domanda, la
casa di parenti o amici con il 16,2% (rispetto al 16,8% del 2008),
l’appartamento in affitto con il 5,8% (rispetto al 4,5% del 2008), il
residence con il 5,6% (rispetto al 3,4% del 2008), il campeggio con il
3,1% (rispetto al 4,8% del 2008) e l’agriturismo con il 2,5% (rispetto
al 4,3% del 2008). La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio,
alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 225 euro
(rispetto ai 262 euro del 2008) con un calo secco di quasi il 14%. Ciò
determinerà un giro d’affari turistico di circa 1,3 miliardi di euro,
rispetto agli oltre 1,5 miliardi di euro del 2008, per una perdita di
quasi il 16%. La permanenza media, infine, si attesterà sulle 2,9
notti, come accadde nel 2008.
“Per inquadrare al meglio
l’andamento previsionale del ‘ponte’ del 2 giugno – spiega la
Federazione delle associazioni italiane alberghi e turismo – abbiamo
effettuato una indagine campionaria con il sistema C.A.T.I. (interviste
telefoniche), dal 21 al 25 maggio su un campione di 3.011 persone
maggiorenni rappresentativo degli oltre 47 milioni tra coloro che
costituiscono l’intera popolazione maggiorenne. “Questo andamento suona
tuttavia come un campanello d’allarme – osserva Bocca- per i bilanci
delle aziende turistiche ed alberghiere”.
“Ora che il ministero
del Turismo e’ stato ricostituito – aggiunge il Presidente – dotando
quindi l’Italia di uno strumento centrale, in grado di coordinare le
politiche turistiche delle varie Regioni, occorre che esso si faccia
promotore di iniziative concrete per evitare che l’ormai imminente
stagione estiva possa rappresentare per migliaia di imprese e centinaia
di migliaia di lavoratori una caduta dei fatturati e dell’occupazione.
Parimenti auspichiamo che la sensibilità finora dimostrata dal governo
– dice Bocca – trovi riscontri reali in stanziamenti straordinari e
mirati a supportare la promozione dell’immagine Italia verso l’estero
da un lato e dall’altro lato ad incentivare gli italiani a trascorrere
un periodo di vacanze nel loro Paese”.