Posta, oltre ad attese interminabili, offre servizio caro. Ministero: abbassare le tariffe
L’orientamento del governo è di adeguare
le tariffe dei servizi postali e il “price cap”, ovvero il tetto
massimo dei prezzi praticati alla clientela: lo ha annunciato il vice
ministro delle Poste, Paolo Romani, intervenendo al congresso della
Cisl Poste a Taranto. Secondo Romani «la flessione del recapito c’è, ma
non si può parlare di bad company», e se il core business dell’azienda
postale è messo in difficoltà dalle nuove tecnologie i conti vanno bene.
«Si
può rispondere a questo trend negativo potenziando la rete, rinnovando
l’offerta servizi e migliorando la qualità – ha detto Romani – e il
ministero farà la sua parte con una politica tariffaria adeguata. Il
nostro orientamento è di adeguare le tariffe e il price cap fermo da
tre anni».
Sulla liberalizzazione dei servizi postali che
partirà il 1° gennaio 2011 Romani ha sottolineato che il governo
lavorerà con azienda e sindacato «per un processo attento e
disciplinato. Il governo si opporrà – ha detto – a una privatizzazione
selvaggia. Dovranno essere garantite le regole per il rispetto da tutti
gli operatori con una armonizzazione sovranazionale per garantire
reciprocità agli stessi operatori nell’ambito europeo».