Pratiche scorrette Fastweb
“Pene severe per le compagnie che non rispettano i diritti degli utenti”. E’ quanto chiede l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori.it, commentando la sanzione stabilita dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha multato per 200.000 euro Fastweb. La società di telecomunicazioni è stata sanzionata per aver messo in atto delle pratiche commerciali scorrette, in violazione del Codice del Consumo. “L’azienda ha adottato un comportamento scorretto nei confronti dei clienti che volevano disdire il contratto o soltanto disattivare un singolo servizio – spiega l’avvocato Pisani – . In pratica la società, anche dopo l’invio delle richieste di disdetta tramite raccomandata da parte dei clienti,non ha provveduto a risolvere i contratti, o lo ha fatto con notevole ritardo. E questo è un atteggiamento che non può essere tollerato per cui bene ha fatto l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ad applicare una sanzione nei confronti di Fastweb in questo caso”.
In base all’istruttoria realizzata dall’Antitrust, su un totale che oscilla tra i 100.000 e i 300.000 contratti disattivati nel periodo tra novembre 2008 e marzo 2011,Fastweb per chiudere i contratti in media ha impiegato dai 30 ai 60 giorni dalla ricezione della raccomandata e in alcuni casi anche oltre sessanta giorni. Inoltre l’azienda di telecomunicazioni – fa sapere l’Autorità – nonostante le sollecitazioni scritte e telefoniche dei consumatori, non ha preso in considerazione le richieste di disattivazione di singoli servizi come la Tv di Fastweb, Internet ADSL, il servizio di telefonia mobile e Internet in mobilità, ma ha continuato ugualmente a emettere le fatture e a solleciatre i pagamenti, servendosi anche di alcune società di recupero crediti. “Tale pratica commerciale scorretta – conclude Pisani – mira a condizionare indebitamente la libertà di scelta dei consumatori, ostacolando il pieno ed effettivo esercizio di un diritto fondamentale come il diritto di recedere dal rapporto contrattuale con il professionista”.