Precipita ennesimo aereo, 168 morti! Guarda video e foto
Nessun sopravvissuto tra i 153 passeggeri
e 15 membri dell’equipaggio del volo della compagnia iraniana Caspian
Airlines che si è schiantato nel nord-ovest dell’Iran (VIDEO – FOTO).
L’aereo, un Tupolev, decollato da Teheran e diretto a Erevan, la
capitale dell’Armenia, secondo quanto rende noto l’agenzia di stampa
ufficiale iraniana Irna, è precipitato nella provincia di Qazvin.
Erano 168 in tutto, di cui 153 passeggeri e 15 membri di equipaggio, le
persone a bordo dell’aereo schiantatosi oggi nel nord-ovest dell’Iran
mentre viaggiava da Teheran alla capitale armena Ierevan. Lo ha detto
il portavoce dell’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana, Reza
Jafarzadeh.
Per le informazioni finora acquisite la Farnesina esclude la presenza
di italiani a bordo dell’aereo. Lo si apprende da fonti del ministero.
L’aereo passeggeri precipitato nei pressi della città di Qazvin,
nell’Iran nordoccidentale, era il volo 7908 della compagnia iraniana
Caspian Airlines, diretto da Teheran a Erevan, in Armenia. Secondo il
capo della polizia di Qazvin, citato dall’emittente “Press tv”, tutti i
passeggeri a bordo dl Tupolev sarebbero morti nello schianto. «Il volo
7908 è caduto 16 minuti dopo il suo decollo dall’aereoporto
internazionale Imam Khomeini di Teheran», ha dichiarato Reza
Jafarzadeh, portavoce dell’organizzazione dell’aviazione iraniana.
L’areo, ha aggiunto, si è schiantato nei pressi del villaggio di
Jannat-abad alle 11.33 ora locale.
Conferme sulla morte di tutti i passeggeri giungono anche da Hossein
Bahzadpour, responsabile del servizio medico di Qazvin, citato
dall’agenzia d’informazione ufficiale “Irna”. Secondo l’agenzia di
stampa “Isna”, invece, nello schianto sarebbero morti 153 passeggeri e
16 membri dell’equipaggio.
I cadaveri dei passeggeri dell’aereo precipitato stamane nel nord-ovest
dell’Iran «sono carbonizzati». Lo ha detto all’agenzia Fars il generale
Massud Jafari-Nasab, capo della polizia della provincia di Qazvin, dove
il velivolo si è schiantato. L’alto ufficiale ha confermato che non vi
sono superstiti.