Prescrizione breve, Csm: E amnistia. Anm: sit-in sotto i Tribunali alimentano tensione
Il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura ha approvato, al termine di un lungo dibattito, una risoluzione sulla prescrizione breve firmata dai consiglieri Aniello Nappi, Guido Calvi, Riccardo Fuzio e Tommaso Virga. La risoluzione, che lancia l’allarme sul possibile impatto della norma sui processi in corso denunciando il rischio di una ”sostanziale amnistia”, è stata approvata a larga maggioranza con i soli voti contrari dei consiglieri laici del Pdl Annibale Marini, Filiberto Palumbo, Nicolo’ Zanon e Bartolomeo Romano. Il consigliere togato Aniello Nappi che ha presentato la risoluzione ha denunciato il rischio che “la logica della prescrizione sia quella dell’oblio” e ha aggiunto che “l’etichetta di processo europeo a questo emendamento è pubblicità ingannevole”. “E’ dovere del Csm – ha sottolineato Nappi – denunciare il rischio connesso con l’approvazione di questo emendamento e il danno che ne potrà derivare”. Forti obiezioni, di metodo più che di merito, sono state sollevate dai 4 consiglieri laici di centrodestra Marini, Palumbo, Zanon e Romano che, riferendosi a considerazioni già espresse si sono soffermati sulla legittimità che il Consiglio superiore della magistratura possa dare pareri su leggi che sono in discussione in Parlamento. “Il Csm a larga maggioranza ha espresso le sue preoccupazioni sulla misura di legge che prevede la riduzione dei termini di prescrizione – ha spiegato il vicepresidente del Csm Michele Vietti – e lo ha fatto attenendosi rigorosamente alle proprie competenze senza toccare profili di valutazione di costituzionalità e indicando le ricadute che avrà sul sistema”. A chi gli chiedeva della possibilità che il ministro della Giustizia Angelino Alfano tenga conto delle considerazioni espresse, Vietti ha risposto: “Me lo auguro. Il nostro è un contributo che diamo con spirito di leale collaborazione”. Per Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vicecapogruppo vicario del PdL al Senato, “nel momento in cui dai massimi vertici dello Stato provengono appelli alla leale collaborazione fra le istituzioni e al rispetto della distinzione fra i poteri, sorprende l’ostinazione del Csm nel conformare l’oggetto e la tempistica dei propri lavori al calendario dell’attività delle Camere, interferendo nel confronto parlamentare gia’ in atto sul contenuto di determinati provvedimenti”. ”Preoccupazione”, intanto, per le riforme in discussione alle Camere e le annunciate proposte di riforma costituzionale viene ribadita dall’Anm , ricevuta dal presidente del Senato, Renato Schifani. Nel corso dell’incontro il sindacato delle toghe ha espresso ”il forte disagio della categoria per i quotidiani attacchi e per il conseguente clima di tensione, accompagnato anche dall’organizzazione di manifestazioni di piazza in prossimita’ dei palazzi di giustizia e persino all’interno degli stessi, con grave rischio di turbamento della serenita’ dei giudici impegnati nella decisione di delicate controversie. A tal riguardo, l’Anm ha auspicato un abbassamento dei toni sui temi della giustizia”.