Prescrizione breve di cinque anni per le cartelle Equitalia
Bastano cinque anni per la prescrizione delle cartelle di Equitalia, e non dieci, come chiedeva il fisco. Lo ha definitivamente sancito la Cassazione con la recente ordinanza numero 20213/2015.
Sul punto la Suprema Corte conferma sostanzialmente l’orientamento prevalente di Tribunali e Commissioni
Tributarie. Nell’ordinanza si afferma che le cartelle
esattoriali, se non precedute da un atto di accertamento dei crediti divenuto
definitivo, si prescrivono nel termine breve di cinque anni. I giudici chiariscono poi che il termine di prescrizione ordinaria decennale «è riferibile solo ai
titoli di accertamento-condanna divenuti definitivi, non già invece a cartelle
esattoriali che, se adottate in virtù di procedure che consentono di
prescindere dal previo accertamento dell’irretrattabilità e definitività
dell’esistenza del titolo, non possono per questo considerarsi rette
dall’irretrattabilità e definitività del titolo di accertamento e ripetono la
loro legittimità (sotto il profilo della tempestività della procedura di
notifica alla parte destinataria) dalla legge che le regola».