Prezzi trasparenti per i farmaci da banco
Un cartello illustrerà il prezzo di vendita al pubblico di 20 confezioni di farmaci da banco, fra i quali 15 selezionati in un elenco del Ministero aggiornato ogni sei mesi e 5 individuati dal singolo punto vendita. Firmato oggi il Protocollo d’Intesa.
Quanto costa un farmaco da banco? Per i medicinali da banco non c’è obbligo di indicare il prezzo di vendita sulla confezione: un disagio, per il consumatore. Per questo partirà dal prossimo 16 ottobre una campagna informativa presso farmacie, parafarmacie e corners della grande distribuzione: un cartello informativo illustrerà il prezzo di vendita al pubblico di 20 confezioni di farmaci da banco, fra i quali 15 saranno selezionati all’interno di un elenco di 50 prodotti più commercializzati redatto ogni sei mesi mentre gli altri 5 farmaci saranno individuati autonomamente dal punto vendita.
E’ quanto prevede il Protocollo d’intesa sulla trasparenza dei prezzidei farmaci da banco sottoscritto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico dai rappresentanti delle istituzioni e categorie interessate (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, Garante per la sorveglianza dei prezzi, CNCU, FEDERFARMA, ASSOFARM, ANPI-Parafarmacie, ANCC-COOP, Federchimica-ANIFA, Farmindustria).
La campagna informativa partirà il 16 ottobre presso i punti vendita che sceglieranno di aderire. L’iniziativa, promossa dal Garante per la sorveglianza dei prezzi, nasce dalle segnalazioni dei consumatori che avevano manifestato disagio per l’assenza dell’indicazione del prezzo di vendita sulle confezioni dei medicinali: verificare gli sconti proposti diventata infatti impossibile.
L’iniziativa, spiega Anpi-Parafarmacie, “è stata originata dalle numerose segnalazioni pervenute negli ultimi mesi al Garante per la sorveglianza dei prezzi, con le quali è stato manifestato il disagio dei consumatori sia perché dall’inizio del 2008 non trovano più l’indicazione del prezzo di vendita sulle confezioni dei medicinali (venendo meno l’obbligo in tal senso per i produttori, ai sensi della Legge Finanziaria del 2007), sia perché, in assenza di tale riferimento, non hanno più la possibilità di verificare gli sconti eventualmente proposti dalla farmacia o dal punto vendita prescelto”.
Aumento ingiustificato sul prezzo confezione Sto utilizzando da circa 2 mesi PROMOLAX – della società AMNOL – su indicazione del medico (pur non essendo un farmaco). Sulla confezione è stampato il prezzo di € 12,90 mentre la farmacia (previo lettura ottica) me la fa pagare € 14,50 A nulla sono valse le proteste perchè per il farmacista ciò che conta è il lettore ottico. Può essere consentita un truffa del genere? In attesa, vogliate gradire distinti saluti. Mario Valentini 348 6925562
farmaco pagato molto La Spezia, 09 febbraio 2009 Spett.le NOI CONSUMATORI, la presente per informare che durante un viaggio a Barcellona ho avuto la necessità di acquistare presso una farmacia del centro, un farmaco denominato Aciclovir Pharmagenus, in confezione da 35 compresse da 800 mg. All’atto del pagamento, sono rimasto stupito dal prezzo di questo antivirale(cioè Euro 75,79) ed il farmacista prontamente mi ha risposto che è comunque meno costoso che in Italia. Ho deciso quindi di acquistarlo, nonostante l’iniziale perplessità. Rientrato in Italia, mi sono informato presso la Farmacia della località in cui risiedo ed il prezzo è risultato inferiore (Euro 31,55). Mi rimando al vostro parere e ad un vostro consiglio per permettere ad altri turisti all’Estero di evitare lo stesso mio errore. Grazie e cordiali saluti Marcello Della Foglia