Prezzo alimenti in su, allarme Fao
Aumenti, aumenti, aumenti. E dopo
il prezzo della benzina sale anche quello degli alimenti. A febbraio toccano un
nuovo record storico con l’indice Fao, fondato su un paniere composto da
materie prime come grano, riso, carne, prodotti caseari e zucchero, che schizza
a 236 punti da 231 di gennaio, segnando un aumento del 2,2% rispetto al mese
prima. “L’improvviso picco del prezzo del petrolio potrebbe esacerbare
ulteriormente la situazione già molto precaria dei mercati alimentari”, afferma
David Hallam, direttore della Divisione FAO Commercio e Mercati. “Questo
aggiunge ulteriore incertezza sull’andamento dei prezzi, proprio quando sta per
avere inizio la semina in alcune delle principali regioni produttrici”.
Nello specifico il costo dei cerealicoli,ha registrato un + 3,7% a febbraio
(254 punti), il livello più alto dal luglio 2008, i latteo-caseari sono saliti del 4% da gennaio.
L’Indice dei prezzi di grassi ed oli a febbraio è salito di misura a 279 punti,
un livello appena al di sotto del picco registrato nel giugno 2008. Ma non
finisce qui. La carne ha avuto un rialzo
del 2% da gennaio.
“La situazione è drammatica –
commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione
NoiConsumatori.it -. La crisi libica si sta insinuando ovunque ed in tutti i
settori. Come al solito sono i cittadini le vittime sacrificali di questo difficile
momento economico. I prezzi continuano a salire ma finora non abbiamo assistito
a nessuna presa di coscienza da parte del Governo. Non un’agevolazione, un
aiuto, un bonus per i meno abbienti, un provvedimento concreto per la popolazione che si trova a pagare sempre
di più. Non basta la disoccupazione, enorme piaga del nostro Paese, ma a
peggiorare la vita degli onesti contribuenti c’è anche l’aumento dei prezzi
degli alimenti di prima necessità, le tasse, le bollette e chi ne ha più ne
metta, in barba a tutti coloro che non riescono ad arrivare nemmeno alla fine
del mese. E’ ora che il Governo agisca per il bene degli italiani e non li
abbandoni come al solito a se stessi. Che i signori del potere scendano dal
loro piedistallo e si interessino della sorte dei cittadini, che dovrebbe
essere il primo interesse in un paese civile e democratico! ” .