Prima denuncia contro il film horror
«Una sorta di reality senza trama dove va in scena, in un crescendo
ossessivo, l’attesa della paura; un film che è un atto criminale che
può danneggiare seriamente l’equilibrio psicofisico dei ragazzi»: parte
da Napoli la denuncia alla Procura perché la pellicola Paranormal
Activity – che ha provocato malori, svenimenti e attacchi di panico tra
i più giovani – sia vietata ai minori di 18 anni. In contemporanea, il
Corecom Campania propone una campagna con tutti gli altri organismi
regionali perché si faccia fronte comune e si sollecitino le emittenti
televisive a non trasmettere nelle fasce orarie protette il trailer,
giudicato anch’esso troppo angosciante. Tolleranza zero, dunque: è
questa la conclusione cui sono giunti il garante per l’infanzia Gennaro
Imperatore e il presidente del Corecom Gianni Festa dopo la visone del
film. «La pellicola – sottolinea il garante – è una pericolosa
mascherata per una pseudocultura e e noi non possiamo consentire che si
giochi con le emozioni dei ragazzi in modo così rischioso». E Festa si
domanda come sia potuto accadere che la commissione nazionale che
visiona i film non abbia colto «il pericolo di un messaggio fortemente
sbagliato e diseducativo» senza pensare neanche a una dicitura che
mettesse in guardia i più giovani.